Categorie: Attualità

Coronavirus, verso lockdown locali: le regioni a rischio

Coronavirus: è in arrivo il monitoraggio dell'ISS. Alcune regioni potrebbero cambiare colore diventando arancioni o rosse, mentre resta l'incognita sulle varianti.

Continua ad evolvere la situazione epidemiologica in Italia. La circolazione del virus ha visto una battuta d’arresto grazie alle zone a fascia di rischio su base regionale, istituite dall’ex Governo Conte. Adesso però si teme una terza ondata dovuta anche alla variante inglese del virus che, a detta degli esperti, risulta essere molto più contagiosa. Quindi, sono previste ulteriori restrizioni con la creazione di più zone rosse locali per evitare un’impennata dei contagi.

Lockdwon locali: i nuovi scenari in Italia

In alcune zone d’Italia l’allerta resta alta. In Lombardia sono state già determinate quattro nuove zone rosse in relativi comuni della regione (Castrezzato, Viggiù, Mede, e Bollate), mentre Abruzzo, Liguria, Toscana e provincia di Trento sono passate dalla fascia gialla a quella arancione.

Tutto questo mentre l’ultimo monitoraggio settimanale circa la diffusione del virus nel nostro Paese ha registrato un aumento dell’Rt a 0,95 e c’è il rischio che il prossimo monitoraggio di venerdì registri un ulteriore aumento. Le regioni di Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Liguria Molise rischiano di passare in fascia arancione, mentre Abruzzo e Umbria potrebbero addirittura diventare zona rossa.

Una sola regione invece registra una tendenza positiva. La Valle d’Aosta per due settimane di fila ha registrato casi al di sotto dei 50 ogni 100mila abitanti, e un Rt sotto il valore 1. Se venerdì prossimo la situazione resterà positiva, la regione potrebbe essere la prima a diventare zona bianca, concedendo la riapertura anche di palestre e piscine, anche se sarà sempre obbligatorio indossare la mascherina e mantenere il distanziamento sociale.

Varianti del virus

Benché le zone di rischio riguardino le intere regioni, così come i monitoraggi settimanali, si moltiplicano le ordinanze di chiusure che vedono coinvolte città e paesi. Si aggiunge anche l’incognita sulle varianti, alcune delle quali recenti e per cui non è ancora possibile sapere la pericolosità. Proprio ieri, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, l’Istituto Pascale e l’Università Federico II di Napoli hanno scoperto una variante nuova, soprannominato B.1.525. Finora i casi riconducibili a questa variante sono soltanto 32 in Gran Bretagna e alcuni in Nigeria, Danimarca e Stati Uniti. Il primo caso in Italia riguarda un professionista rientrato dall’Africa.


Coronavirus, preoccupano le varianti: si pensa a quarantena più lunga

Redazione

Articoli scritti dalla Redazione.

Pubblicato da
Redazione

Articoli recenti

Catania, seconda in Sicilia per consumo di suolo pubblico: i dati di Arpa Sicilia

Finalmente online l’annuale report di monitoraggio, diretto da Arpa Sicilia, sul consumo di suolo pubblico…

20 Dicembre 2024

Catania, telecamere anti-discariche: il VI Municipio intensifica i controlli

Si è conclusa ieri l’installazione di nove nuovi dispositivi di videosorveglianza nel VI Municipio di…

20 Dicembre 2024

Manovra 2024: fondi per l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole

La manovra economica approvata dalla commissione della Camera porta con sé numerosi cambiamenti che vanno…

20 Dicembre 2024

Ricorso al Tar sul Ponte sullo Stretto: “Un progetto che minaccia l’ambiente”

Legambiente, Lipu e Wwf Italia hanno presentato ricorso al Tar Lazio contro il parere favorevole…

20 Dicembre 2024

Natale 2024: le spese degli italiani in crescita tra tradizione e qualità

Anche quest’anno, il Natale 2024 si preannuncia come un periodo di spese in aumento, con…

20 Dicembre 2024

Meteo Sicilia, le previsioni per il weekend: piogge e venti intensi

Meteo Sicilia: Il fine settimana in Sicilia si prospetta caratterizzato da un’alternanza di condizioni atmosferiche,…

20 Dicembre 2024