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Reddito di cittadinanza, importi inferiori a febbraio: ecco il motivo

Il Reddito di cittadinanza potrebbe subire una riduzione dell'importo per alcuni beneficiari. Vediamo da cosa dipende la variazione e le date della ricarica.

La ricarica del Reddito di cittadinanza per il mese di febbraio potrebbe essere ribassata per alcuni beneficiari. Esiste il rischio, quindi, che alcuni percettori del sussidio possano ritrovarsi sul conto un importo più basso rispetto a quello ricevuto nei mesi scorsi. Le motivazioni di questo cambiamento sarebbero legate all’ISEE e alle dichiarazioni presentate dai percettori del reddito. Vediamo perciò per quale motivo alcuni beneficiari del contributo dovranno attendersi una diminuzione del Reddito di cittadinanza per il mese di febbraio 2021.

Date della ricarica

Innanzitutto, bisogna chiarire quali sono le date della prossima ricarica del Reddito di cittadinanza. Quando saranno erogati gli importi? Gli importi dovrebbero essere accreditati sulle cards dei beneficiari già dal 26 febbraio, quindi un giorno primo rispetto alla consueta data scadenza. Il 27 febbraio sarà, infatti, un sabato, e per questa ragione – per evitare di saltare un intero weekend – l’assegno potrebbe arrivare già il giorno prima.

Assegni più bassi a febbraio

Come anticipato, alcuni beneficiari del sussidio potrebbero tuttavia correre il rischio di vedersi corrisposto un importo inferiore sulla ricarica di febbraio. Ma a cosa è dovuta questa riduzione dell’assegno? Vediamo le motivazioni.

Potrebbe accadere che, in alcuni casi, sia addebitato un conguaglio, derivante dalla presenza di requisiti differenti rilevati nell’Isee 2021 a dispetto di quello del 2020. Infatti, tutti coloro che desideravano ricevere ancora il Reddito di cittadinanza hanno dovuto presentare il nuovo Isee entro il 31 gennaio 2021, pena la sospensione del sussidio per il mese di febbraio.

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L’Inps, quindi, potrebbe procedere ancora a un ricalcolo delle cifre. Sebbene siano in gioco differenti fattori da considerare, in linea di massima si può affermare che tutti coloro che hanno presentato un Isee 2021 (facente riferimento ai dati relativi al 2019) più alto potrebbero avere già una riduzione dell’assegno. Viceversa, chi avrà registrato un Isee più basso rispetto a 2018 potrebbe, invece, vedersi corrisposte cifre più alte.