La Regione Siciliana ha autorizzato i lavori per il ripristino del transetto sinistro e del manto di copertura della Basilica cattedrale di Sant’agata a Catania. Gli interventi serviranno a proteggere la parte centrale della chiesa dalle infiltrazioni dovute alle acque piovane. I lavori, in corso di realizzazione, sono affidati alla ditta Cavarra Vincenzo di Noto e saranno completati entro la fine di febbraio.
“Durante il mese di ottobre ho avuto modo di verificare le condizioni di rischio in cui versava la Cattedrale nel corso di un sopralluogo effettuato insieme all’allora soprintendente dei Beni Culturali di Catania, Rosalba Panvini, alla presenza del vescovo Salvatore Gristina e del parroco della cattedrale Barbaro Scionti. Ho improntato il mio mandato a una costante presenza sul territorio per aver contezza delle singole realtà locali. L’intervento nella cattedrale etnea, necessario a proteggere un importante bene monumentale dalle conseguenze dannose dovute alle infiltrazioni, è un segnale di attenzione che il governo Musumeci sta prestando al patrimonio regionale attraverso cui si esprime la storia e il senso stesso di appartenenza di una comunità”, ha dichiarato l’assessore dei Beni culturali Alberto Samonà.
La Cattedrale di Sant’Agata
La cattedrale di Sant’Agata è il principale luogo di culto cattolico e uno dei simboli di Catania. Sorge sulle terme Achilliane romane dove, dopo diverse distruzioni, è stata più volte ricostruita. Nello stato attuale, su progetto di Girolamo Palazzotto, fu edificata nel 1711, mentre la facciata in tre ordini è stata realizzata su progetto di Giovan Battista Vaccarini.
Le tre absidi in pietra lavica sono della precedente cattedrale di epoca normanna. L’interno, a croce latina, è diviso in tre navate. Nell’abside centrale spiccano gli affreschi del romano Giovan Battista Corradini, mentre le due colonne della base dell’arco e la monofora sono di origine medievale. La navata destra accoglie il monumento funebre del musicista Vincenzo Bellini, mentre nell’abside destra si trova la cappella di Sant’agata dov’è custodito il sacello con le preziose reliquie.