Polemica scoppiata al Teatro Stabile di Catania a seguito di alcune dichiarazioni della direttrice Laura Sicignano rilasciate lo scorso 3 gennaio al corriere etichettando i siciliani come “estremamente espansivi, cerimoniosi, a volte chiacchieroni”. Sembrano essere state parole troppo pesanti quelle della Sicignano da arrivare infatti a far scoppiare una polemica dall’ex bandiere.
Dichiarazioni di alcune ex bandiere
“Mi hanno infastidito le parole di arroganza e supponenza della direttrice Sicignano, questo volersi sentire quasi superiore che è il vizio e il vezzo di tanti che vengono dal Nord – dice Pippo Pattavina, protagonista di tante produzioni dello Stabile in passato –. Magari siamo turbolenti, un po’ indolenti, ma siamo greci, siamo fatti così, da qui a descriverci come dei gattopardi ancorati al passato mi pare oltrepassare il limite del sopportabile, specie quando ci si arroga meriti che non si hanno”.
“Le parole della Sicignano hanno offeso tutti i siciliani, non solo i catanesi – continua Pippo Pattavina – senza contare che ha tentato di annacquare 60 anni di storia di uno dei più importanti teatri siciliani e italiani che può vantare tra i fondatori personalità del calibro di Turi Ferro, Umberto Spadaro, Mario Giusti, quest’ultimo un direttore artistico che ha fatto dello Stabile un grande teatro, un vero maestro con cui mi pregio di aver lavorato. Un’altra storia, un altro modo, un altro stile”.
Risultano anche abbastanza perplesse le dichiarazioni che ha rilasciato Leo Gullotta. “Sono e resto catanese anche se da anni vivo a Roma. Sono cresciuto nello Stabile nei 30 anni d’oro in cui c’era Giusti direttore artistico, è lì che ho imparato l’arte del recitare, ma anche a essere equilibrato, quindi mi è sembrato giusto ascoltare i miei colleghi – afferma Leo Gullotta –. Ho firmato la lettera perché ho percepito la loro indignazione, si sono sentiti schiaffeggiati dalle parole della direttrice soprattutto perché negli ultimi 20 anni il teatro ha vissuto periodi pesanti. Quindi rispetto. Occorre rispettarsi. Del resto in casa d’altri si entra in punta di piedi e ci si comporta in maniera educata”.
I chiarimenti di Sicignano
La direttrice Laura Sicignano ribadisce il fatto di essere state fraintesa. “Ho parlato con Baudo che ha condiviso con me la sensazione che questa lettera sia nata dall’esasperazione di molti lavoratori dello spettacolo per la situazione di estrema difficoltà che viviamo tutti, e mi ha proposto di scrivere alle istituzioni per salvaguardare il Teatro – dichiara la Direttrice –. Credo sia una buona cosa che da una polemica nasca un’opportunità. E vorrei sottolineare che ‘io’ non sono io, ma siamo ‘noi’, le persone con cui ho un rapporto bellissimo, il Cda, i lavoratori, gli artisti, il pubblico: la squadra che ogni giorno lavora per la rinascita del Teatro”.