L’inizio del 2021 sotto il punto di vista climatico sembra ricordare un po’ la primavera, con un clima altalenante e differenze enormi tra Nord e Sud. Mentre nel Mezzogiorno il caldo fa sbocciare le mimose in Sicilia con quasi 2 mesi di anticipo rispetto alla tradizionale festa della donna l’8 marzo, al Centro Nord è allarme gelo per verdure ortaggi sepolti dalla neve e dal ghiaccio. Il dato emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti del clima impazzito.
Difficoltà per il maltempo si registrano a macchia di leopardo in molte regioni con richieste di stato di calamità per la perdita dei raccolti di stagione. Se è la neve a creare problemi in montagna, in pianura si fanno i conti con gli allagamenti e il gelo. Con temperature sotto lo zero registrate a inizio settimana sono a rischio le coltivazioni invernali come cavoli, verze, cicorie e broccoli, ma lo sbalzo termico improvviso ha un forte impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra.
Al Centro Nord l’arrivo del freddo preoccupa gli allevamenti, ricorda la Coldiretti, dove gli animali sono impreparati e per salvarli vengono protetti con cappottini, lampade riscaldanti e impianti per alzare la temperatura dell’acqua. La causa è da rintracciare nell’effetto dei cambiamenti climatici, che nell’ultimo anno hanno provocato più di 4 eventi estremi al giorno, tra grandinate, tornado, nevicate anomale e colpi di calore