Biancaneve [Rai1, ore 21.25]: Ossessionata dalla propria bellezza, dal potere e dall’idea di poter divenire la consorte del giovane principe Andrew, la Regina chiede costantemente al suo specchio magico chi sia la piu’ bella del reame, ma un giorno ottiene una risposta inaspettata: la detentrice di tale appellativo è Biancaneve, la figlia di primo letto del re che aveva sposato e che lei ha tenuto mal volentieri tra le mura del castello dopo la morte del padre. Inferocita, chiede al suo fedele servo di portare la ragazza nel bosco e di ucciderla ma, riuscita a scappare, Biancaneve trova rifugio presso la casa di un gruppo di nani, piccoli ma esperti ladri, disposti a tutto pur di aiutarla nel riprendersi il regno sottrattole.
Amarcord [Cine34, ore 21:00]: Un paesotto dell’Italia fascista rivive nella memoria del regista con tutti i suoi personaggi caratteristici. In questo ambiente onirico il giovane Titta naviga attraverso l’adolescenza verso l’età adulta. Amarcord in dialetto romagnolo (il dialetto di Fellini) vuol dire “mi ricordo”, e il regista ricorda gli anni della sua infanzia, gli anni Trenta, al suo paese. Passano dunque i miti, i valori, il quotidiano di quel tempo: le parate fasciste, la scuola (con l’insegnante prosperosa che stuzzica i primi pensieri), la ragazza “che va con tutti”, la prostituta sentimentale, la visita dell’emiro dalle cento mogli, lo zio perdigiorno che si fa mantenere, la Mille Miglia, i sogni ad occhi aperti, il papà antifascista che si fa riempire d’olio di ricino, il paese intero che in mare, sotto la luna, attende il passaggio del transatlantico Rex.
La storia infinita [Paramount Channel, ore 21:10]: La mamma è morta e il babbo e’ piuttosto distratto, così Bastian si rifugia nei libri per non smettere di sognare. Uno di questi, “La storia che non ha mai fine”, letto da solo in soffitta durante un giorno e una notte di tempesta, gli offre la possibilità di vivere nel regno di Fantasia che sta morendo perché la gente ha smesso di sognare. E sarà proprio Bastian a salvare l’Imperatrice bambina e a volare via su un drago alato. Suggestiva superproduzione tedesca, che ottenne un grande successo grazie alla fiabesca vicenda del romanzo di Michael Ende (debitamente semplificata) e alla colonna sonora di Giorgio Moroder. Appassionante e non stucchevole.