Secondo uno studio del Cts e dell’Istituto superiore di sanitร esistono quattro condizioni che, se si dovessero verificare tutte insieme,ย potrebbero far scattare un nuovo lockdown nazionale.
“Trasmissione comunitaria diffusa, cluster non piรน distinti tra loro, nuovi casi non correlati a catene di trasmissione note, pressione sostenuta per i dipartimenti di prevenzione“: queste sono le condizioni di pericolo alle quali bisogna cercare di non arrivare. Tutto ciรฒ รจ esposto in un dossier che prevede 4 scenari possibili.
Il nostro Paese si trova oggi al limite. Lo scenario in cui si trova oggi l’Italia รจ, infatti, lo “Scenario 2” del dossier redatto dagli esperti. La situazione attuale รจ quella con un rischio “alto o molto alto”. Siamo, infatti, nella situazione in cui i cluster non sono piรน distinti tra loro, i nuovi casi non sono correlati a catene di trasmissione note e vi รจ un graduale aumento della pressione per i dipartimenti di prevenzione.
Quando potrebbe scattare un nuovo lockdown nazionale?
Se la situazione dovesse peggiorare si entrerebbe nello “Scenario 3”, quello che indica unaย “situazione di trasmissibilitร sostenuta e diffusa con rischi di tenuta del sistema sanitario nel medio periodo“.
Questo scenario prevede, tra le altre misure di contenimento, un lockdown nazionale. In questo scenario i valori di Rt regionali sono compresi tra 1,25 e 1,5. Attualmente, il valore Rt รจ compreso tra 1 e 1.25. Ci troviamo, quindi, molto vicini alla soglia di rischio alto.
“Se la situazione di rischio alto dovesse persistere per un periodo di piรน di tre settimane si rendono molto probabilmente necessarie misure di contenimento piรน aggressive“, spiegano gli esperti. Queste misure di contenimento dovrebbero andare da” l’interruzioneย di alcune attivitร sociali e culturali maggiormente a rischio“, come “discoteche, bar palestre” fino a “lockdown localizzati” con “restrizione della mobilitร da e per le zone interessate“. Poi, se la situazione non dovesse migliorare gli esperti parlano anche di “lockdown generalizzato con estensione e durata da definirsi rispetto allo scenario epidemiologico“.