Come rendere più alto il livello di prevenzione, monitoraggio e sicurezza all'interno delle scuole siciliane? Ecco cosa prevede il provvedimento assunto da Ruggero Razza, in accordo con Roberto Lagalla.
Cresce la curva pandemica e, con questa, la paura che i contagi all’interno degli istituti possano subire un incremento. Per tale ragione, risulterebbe necessario richiedere ulteriori rinforzi per elevare il livello di sicurezza sanitaria all’interno delle scuole della Sicilia.
Con un provvedimento assunto dall’assessore alla Salute Ruggero Razza e sottoscritto anche dall’assessore all’istruzione Roberto Lagalla, infatti, si richiede il rafforzamento numerico ed organizzativo delle Unità speciali di continuità assistenziale scolastiche che, già da alcune settimane, svolgono attività di supporto e assistenza agli istituti scolastici del territorio regionale.
Come si legge in una nota dell’assessorato regionale all’Istruzione, al fine di accelerare le procedure di campionamento e controllo sanitario per la prevenzione e il monitoraggio dei contagi in ambiente scolastico, saranno stabilmente potenziate, su base provinciale, squadre e gruppi di lavoro speciali destinati al controllo delle scuole. Saranno resi disponibili numero telefonico ed un indirizzo di posta elettronica ad uso esclusivo dei dirigenti scolastici, al fine di assicurare continuità e tempestività degli interventi, in costante raccordo tra domanda e offerta di prestazioni anti-Covid 19.
“Grazie al potenziamento delle USCA Scolastiche, disposta dall’Assessore alla Salute, d’intesa con l’Assessorato Istruzione, viene ulteriormente incrementata l’attività di monitoraggio, prevenzione e controllo sanitario presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado – dice l’assessore Lagalla – Fino ad oggi l’incidenza statistica del contagio nelle scuole non supera lo 0,3%, ma è necessario mantenere elevata l’attenzione e la vigilanza sanitaria, affinché le scuole possano continuare ad erogare regolare attività formativa in presenza. Stiamo cercando di limitare il ricorso alla didattica a distanza, che resta uno strumento complementare nelle scuole superiori. Teniamo, invece, ad assicurare continuità ai percorsi della scuola dell’infanzia, primaria e media, con l’obiettivo di evitare pregiudizi e rallentamenti dei percorsi di crescita e maturazione degli studenti più piccoli”.
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