Concorso scuola a rischio flop in Sicilia, dove è alta la possibilità che numerose cattedre rimangano scoperte. E su tutto pesa l'incognita contagi.
Tra mille incertezze e preoccupazioni causa contagio, il concorso scuola è pronto a partire. La data è fissata per giovedì prossimo, 22 ottobre, ma in Sicilia si rischia di non coprire tutte le classi disponibili. Migliaia di docenti siciliani, infatti, hanno scelto di tentare maggiore fortuna al Nord, dove i posti a bando sono maggiori. Il rischio, però, è che alcune cattedre rimangano scoperte.
Dalla Sicilia partiranno verso le regioni settentrionali oltre 2 mila docenti precari. Gli insegnanti isolani in partenza, tuttavia, rischiano di creare qualche problema agli istituti scolastici della regione. In alcune classi di concorso, il numero di candidati è vicino a quello dei posti a bando.
Un esempio viene dai 96 candidati per il sostegno alla scuola media, a fronte di 80 posti disponibili. Ancora peggio, inoltre, per la classe di concorso in Scienze e tecnologie nautiche, dove ci sono più posti a concorso (18) che candidati presenti (15). Guardando al totale dei posti messi a disposizione dal concorso scuola, la situazione si fa ancora più preoccupante: le classi di concorso con meno del doppio di candidati rispetto ai posti da assegnare sono 11, per un totale di 205 cattedre. Quasi un quinto rispetto alle 1.144 da distribuire in Sicilia. La situazione, inoltre, rischia di aggravarsi considerando che spesso i candidati che si presentano effettivamente al concorso sono inferiori al numero di quelli che si prenotano.
La selezione per il concorso scuola si rivolge ai precari della secondaria con almeno tre anni di supplenze. In Sicilia, i candidati che hanno scelto di partecipare al concorso sono in tutto 3.658 e si avvicenderanno per lo svolgimento dell’unica prova scritta dal 22 al 29 ottobre.
Nelle scorse settimane, molti esponenti politici e figure dell’insegnamento hanno chiesto che si annullasse o posticipasse il concorso. Ci si chiede, infatti, se sia sicuro proseguire con le selezioni nel pieno della seconda ondata, con diecimila contagi rilevati soltanto ieri. Senza contare che, in un momento in cui si discute se sia necessario adottare un coprifuoco nazionale e limitare ulteriormente gli assembramenti, il concorso docenti mette in moto migliaia di precari a caccia del posto fisso.
Infine, il problema delle cattedre vuote, che non riguarda solo la Sicilia. Un caso emblematico è rappresentato dagli insegnanti di sostegno. Su 5.669 posti disponibili, hanno presentato domanda di partecipazione in 2.745.
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