A fine ottobre, assisteremo ancora una volta al passaggio dall'ora legale all'ora solare. Ecco quando occorrerà spostare, forse per l'ultima volta, le lancette dei propri orologi indietro.
L’autunno comporta, tra il resto, anche il ritorno dell’ora solare: un fenomeno, questo, che trascina con sé sia aspetti negativi che positivi.
La buona notizia è che, nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre, spostare le lancette indietro dalle 3 alle 2 farà guadagnare a tutti un’ora in più di sonno. Le giornate, tuttavia, si accorceranno ed il buio giungerà prima del previsto.
Fino a quando dovremo convivere con l’ora solare? Essa sarà protagonista indiscussa fino all’ultimo weekend del mese di marzo: tra sabato 27 e domenica 28 marzo 2021, infatti, dovremo rimaneggiare orologi e sveglie per portare nuovamente avanti le lancette.
Resta da chiedersi se, nei prossimi anni, gli italiani dovranno rinunciare all’ora solare. Si ricorda che da tempo il cambio dell’0ra si è trasformato in oggetto di dibattito. In particolare, tra luglio e agosto 2018, è stata avanzata la proposta di abolizione dell’ora solare e, di conseguenza, quella di conferma totale dell’ora legale. Quasi cinque milioni di cittadini dell’Unione Europea hanno risposto a una consultazione promossa dai Paesi nord-europei (primi fra tutti Polonia e Finlandia). In quell’occasione, il ben 76% dei votanti si è dichiarato favorevole all’abolizione. Tuttavia, non è stato possibile raggiungere una decisione che accomuni i Paesi membri. La mozione non è passata né all’esame di Strasburgo né a quello dei ministri europei. Di conseguenza, la questione è slittata al 2021.
E l’Italia? Mentre la Russia ha già abolito l’ora solare nel 2014, il nostro Paese faticherebbe ancora a prendere una decisione.
Diversi studiosi sostengono che il passaggio di ora comporti anche danni alla salute pubblica, Secondo la loro opinione, esso risulterebbe infatti deleterio per i ritmi sonno-veglia: preoccuperebbero, in particolare, gli effetti sulla vita delle fasce più fragili, quali bambini o anziani.
Tuttavia, l’introduzione dell’ora legale in Stati come l’Italia comporterebbe un periodo di luce giornaliero compreso tra le ore 5.30 alle 21 (a fronte di quello che, con l’ora solare, andrebbe dalle 4.30 alle 20). Un’ora di luce in più la sera non potrebbe che comportare un risparmio di energia elettrica.
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