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Sicilia, tangenti per le sepolture: arrestato ex direttore del cimitero

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Il cimitero versa in una condizione di degrado e per le sepolture si ricorre a delle "corsie preferenziali". Arrestato per corruzione il direttore.

Sepolutre pagate a peso d’oro al cimitero dei Rotoli di Palermo, dove l’ex direttore è stato arrestato per corruzione. I carabinieri hanno infatti eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari firmata dal gip di Palermo nei confronti dell’ex direttore dei cimiteri Cosimo De Roberto, accusato di corruzione e concussione.

Le indagini sono state coordinate dalla procura. L’attività investigativa si è sviluppata dopo che, lo scorso mese di febbraio, erano stati notificati 10 avvisi di garanzia ed erano state eseguite diverse perquisizioni, sia al Cimitero di Santa Maria dei Rotoli che presso alcune abitazioni di indagati. In particolare, è stato accertato che De Roberto, dietro il pagamento di somme di denaro non dovute (fino ad 800 euro), si sarebbe adoperato per trovare sepolture, senza osservare il rigoroso ordine cronologico imposto dai regolamenti cimiteriali. Evidenziata, inoltre, la grave situazione di degrado del cimitero, al cui interno le salme in attesa di sepoltura rimangono in giacenza per mesi.

Fino ad oggi le bare da seppellire sono oltre 500. Per le tumulazioni si dovrebbe seguire un ordine cronologico, ma questo non sarebbe stato rispettato, stando alle indagini, dall’ex direttore del cimitero, che avrebbero accertato almeno due casi di corsie preferenziali per le sepolture. Anche questa gestione sconsiderata dell’ospedale, come sostengono il procuratore aggiunto Sergio Demontis e il sostituto Francesca Mazzocco, che ha creato “la situazione di degrado e malaffare in cui versa, in particolare, il cimitero dei Rotoli”.