È scontro pieno tra il Governo nazionale e il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci: l’Esecutivo ha impugnato l’ordinanza del presidente della Sicilia Nello Musumeci che prevede la chiusura degli hotspot e dei centri di accoglienza per migranti presenti sull’isola. A rivelarlo è l’Ansa dalle fonti governative, secondo le quali il ricorso è già stato notificato alla controparte e ne è in corso il deposito presso il Tribunale amministrativo regionale della Sicilia.
Alla base dell’impugnazione, la considerazione che la gestione del fenomeno migratorio è competenza dello Stato, non delle Regioni. “Quella firmata dal governatore Nello Musumeci – ha detto in mattinata il ministro per il Sud Provenzano – è un’ordinanza priva di ogni fondamento giuridico perché interviene su una materia sulla quale la Regione o il presidente della Regione non ha alcuna competenza. E visto che è una persona che conosce le leggi e di esperienza temo che sia soltanto il manifesto di propaganda e polemica politica. Non vorrei che si utilizzassero i problemi della Sicilia per fornire argomenti alla campagna elettorale di Salvini nelle altre regioni. Tutto questo non sarebbe accettabile“.
Tempestivo anche il commento del governatore siciliano Musumeci: “Il governo centrale vuole riaffermare la sua competenza sui migranti. Mi verrebbe da dire: bene, la eserciti pure e intervenga come non ha fatto in questi mesi. La Sicilia difenderà la propria decisione davanti al giudice amministrativo. Ma nessuno pensi che un ricorso possa fermare la nostra doverosa azione di tutela sanitaria. Compete a noi e non ad altri. E su questa strada proseguiremo“.
Sempre secondo quanto riportato dall’Ansa, è in corso di predisposizione un nuovo bando per reperire altre navi-quarantena per ospitare i migranti che sbarcano in Italia, alleggerendo le strutture a terra. Intanto, in questi giorni, circa 850 migranti saranno trasferiti da Lampedusa sulle navi quarantena Azzurra e Aurelia. Complessivamente, nel corso dell’estate, i migranti trasferiti dalla Sicilia in altre regioni sono stati oltre 4.000.