Da anni i cittadini italiani lamentano l’insensatezza di tasse come il canone Rai e il bollo auto. Stando all’opinione pubblica, infatti, queste due imposte non avrebbero motivo d’esistere e se ne chiede l’abolizione da diverso tempo. Ma canone Rai e bollo auto possono essere realmente eliminati? Ecco il quadro della situazione.
Canone Rai e bollo auto: due tasse immotivate
Si tratta, senza dubbio, di due tra le imposte più odiate dagli italiani, che mal comprendono i motivi di un pagamento annuale per qualcosa che, di fatto, non comprende alcun servizio al cittadino.
Il canone Rai, in primis, è sempre stato accusato di essere decisamente sproporzionato rispetto al servizio realmente offerto dalla tv di Stato, la quale, tra l’altro, ricava i suoi proventi anche da una consistente pubblicità. Il bollo auto, invece, è stato da anni abolito in molti paesi dell’Unione Europea e costituisce un esborso non motivato, che va anche a sommarsi alle molte altre spese di mantenimento del mezzo.
Da anni, quindi, si parla dell’abolizione di queste tasse, argomento usato anche in campagna elettorale da diverse fazioni politiche. Ma l’abolizione delle due imposte è realmente possibile? Analizziamo la realtà dei fatti.
Abolizione: sì o no?
Per quanto desiderata da molti, l’abolizione dei due canoni d’imposta non è attualmente realizzabile. Questo dipende anche in larga parte dalla recente crisi economica, causata dall’emergenza sanitaria.
Per sostenere la sanità, le imprese e le famiglie, in effetti, il Governo italiano è stato costretto ad attingere a piene mani dai fondi europei, alimentando anche un notevole deficit nel bilancio del Paese. L’abolizione di queste due tasse ora, quindi, comporterebbe un ulteriore ammanco ai fondi statali, con pericolose conseguenze sulla qualità dei servizi pubblici come sanità, istruzione e walfare.
Se una cancellazione di canone Rai e bollo auto dovesse pure essere in previsione del Governo, pertanto, essa non potrebbe comunque essere attuata nei prossimi anni. Si dovrà attendere, dunque, almeno fino a che la crisi economica post Covid non sarà del tutto superata.