Il settore del turismo dovrà sicuramente affronterà una stagione estiva decisamente sotto tono a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Ma il governo pensa già a misure per contenere il danno e favorire in qualche modo la possibilità di fare vacanze anche se solo all’interno del territorio nazionale.
A fare chiarezza a tal proposito ci ha pensato il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, durante l’informativa sulle iniziative anti-coronavirus: “Questa estate si faranno vacanze italiane – dichiara il ministro -. Saranno diverse, dovremo usare le misure di distanziamento, le mascherine e la sanificazione ma si potranno fare”. Franceschini ha avanzato due ipotesi per favorire il turismo: un bonus vacanze per imprese e famiglie e l’esenzione per bar e ristoranti dalla tassa di occupazione del suolo pubblico.
Riguardo al primo l’ex sottosegretario ha dichiarato: “Stiamo ragionando su uno strumento che aiuti contemporaneamente le famiglie, le persone e le imprese. Un bonus vacanze il cui importo dipende dal numero di componenti della famiglia e che va speso entro il 2020 in strutture ricettive, cedendo una parte del tax credit alla struttura ricettiva. Parliamo di una cifra significativa per diversi milioni di famiglie che hanno un reddito medio-basso, sotto un tetto che stiamo quantificando in base alle risorse”.
L’esenzione dalla tassa sul suolo pubblico riguarda invece più propriamente gli esercizi come bar e ristoranti che dovranno necessariamente usufruire di più spazio per attuare le misure di distanziamento sociale. “Stiamo lavorando – ha dichiarato il ministro Franceschini – a una norma che per sei mesi esenti bar e ristoranti dalla tassa di occupazione del suolo pubblico, saranno misure temporanee e reversibili e si potranno usare per mettere tavolini all’esterno”.
Inoltre il ministro ha ribadito la necessità di una regolamentazione europea anche sul versante del turismo: “Stiamo sollecitando le autorità europee, perché vogliamo che ci siano delle regole europee di prescrizione sanitarie comuni evitando il rischio di accordi bilaterali tra i Paesi, perché abbiamo visto che l’epidemia non conosce confini”. Cultura e turismo costituiscono da sole il 20% del Pil italiano, ma il settore al momento è completamente sospeso e rischia una grave crisi economica.
Pertanto è in tavolo l’ipotesi di aiuti a fondo perduto, come ha annunciato Franceschini riferendosi al decreto di Maggio che contiene misure per 55 miliardi di euro e “molte misure specifiche sul turismo”. Nel riferirlo, Franceschini ha specificato che esso “riguarda un riconoscimento economico alle imprese che hanno avuto un forte calo del fatturato rispetto al periodo analogo dell’anno scorso. Dovrebbe essere un aiuto a fondo perduto per aziende sotto una certa soglia di fatturato. Stiamo lavorando a una misura che vada incontro a chi ha pagato l’affitto nei mesi in cui le attività sono state chiuse per le ordinanze del Dpcm. In particolare, riguarderà gli alberghi e altre aziende del settore del turismo, che non erano include nell’ordinanza e sono rimasti aperti per fare un servizio e non per ospitare clienti che non c’erano“.