Anche il mondo delle università è entrato ufficialmente nella Fase 2. L’Ateneo di Catania non si è fatto trovare impreparato durante il primo periodo dell’emergenza sanitaria, attivando rapidamente un piano per la didattica online e consentendo agli studenti di proseguire in modo agevole la propria carriera. Così intende fare anche nel corso di questa fase, favorendo la ripresa a pieno regime anche per quegli studenti che al momento non possono proseguire al meglio le loro ricerche a causa della chiusura delle biblioteche. Dal 18 maggio, infatti, biblioteche ed emeroteche dei vari dipartimenti potrebbero riaprire.
È quanto ha dichiarato il rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo, nel corso di un’intervista rilasciata a LiveUnict. “Le biblioteche verranno aperte – ha dichiarato –, anche se solo per il prestito e la restituzione dei libri. In questa prima fase, vedremo come andranno le procedure e poi decideremo”. Chiuse, quindi, sale lettura e aule studio, ma non è l’unica novità.
Infatti, anche se ci sarà il benestare dell’Ateneo, toccherà ai singoli dipartimenti attrezzare le biblioteche e garantire le condizioni di sicurezza per una riapertura in tempi brevi, che dunque potrebbe non avvenire nello stesso momento per tutti. “I libri che vengono restituiti dovranno essere separati da tutti gli altri per 72 ore, quindi chiaramente c’è da approntare misure di sicurezza prima di poter ripartire”. Misure che in questo periodo si rendono necessarie tanto per i lavoratori quanto per gli studenti, così come per molti è una necessità altrettanto valida la prosecuzione delle proprie attività di ricerca.