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Asp Catania e crisi sanitaria: mail e numeri da chiamare per tutte le info

L'Asp di Catania, sin dai primi giorni dell'emergenze, ha attivato 6 diverse linee telefoniche al fine di rispondere a dubbi o richieste relative ai comportamenti da adottare in queste particolari circostanze. Ogni giorno vengono finalizzate circa 250 telefonate per ricostruire tutti la linea dei contagi e i “contatti stretti” dei soggetti risultati positivi al tampone. Sono stati inoltre adibiti dei contatti mail per comunicare esigenze varie.

Sono 6 le linee telefoniche attivate all’Asp di Catania per l’emergenza Coronavirus, sin dai primi giorni dell’epidemia:

  • 5 linee sono riservate all’utenza (095.2540152/153/227/215 e 338.3526194), attive ogni giorno dalle ore 8:00 alle ore 19:00 e nei festivi dalle ore 8:00 alle ore 14:00;
  • 1 linea telefonica è dedicata ai medici di medicina generale e ai sindaci dei Comuni della Provincia.

A queste si aggiunge l’indirizzo di posta elettronica: sorveglianza.covid19@aspct.it.

Ogni giorno, medici, igienisti, coordinati dal Dipartimento di Prevenzione, rispondono a oltre 500 telefonate da parte di cittadini, fornendo informazioni su:

  • sintomatologie in atto;
  • contati con soggetti risultati positivi al tampone;
  • contati, sui luoghi di lavoro, con soggetti risultati positivi al tampone;
  • esecuzione delle disposizioni nazionali e regionale;
  • richieste di programmazione tamponi;
  • norme igieniche e sanitarie da seguire per contenere i contagi.

Ad esclusione delle informazioni per i soggetti rientrati in Sicilia che seguono le procedure sotto indicate.

“Sin dal primo giorno dell’emergenza siamo stati attivi e in prima linea sul territorio coordinando una complessità di interventi – afferma l’ing. Antonio Leonardi, direttore del Dipartimento di Prevenzione – tutte le Unità Operative, afferenti al nostro Dipartimento, hanno messo a disposizione tutte le risorse professionali, sanitarie e tecniche, per gestire tutte le linee di attività: dalla prevenzione alla sorveglianza, dall’esecuzione dei tamponi alle comunicazioni con i cittadini”.

Per ogni contatto, ritenuto significativo, viene compilata un’apposita scheda dove i medici inseriscono i dati anagrafici e i dati sanitari registrati. Ogni scheda anagrafica viene analizzata al fine di valutare i diversi provvedimenti da adottare (tamponi, provvedimenti di isolamento, ecc..).

Con ulteriori linee dedicate vengono gestite le indagini epidemiologiche. Ogni giorno vengono finalizzate circa 250 telefonate per riscostruire tutti la linea dei contagi e i “contatti stretti” dei soggetti risultati positivi al tampone. A queste indagini di approfondimento collaborano i medici di medicina generale con segnalazioni telefoniche o per e-mail.

Soggetti che fanno rientro sul territorio provinciale

Per tutti i soggetti che fanno rientro sul territorio provincialee che si sono registrati sul portale regionale siciliacoronavirus.it, il Dipartimento per le Attività territoriali ha attivato la mail covidnotifiche@aspct.it alla quale gli utenti possono scrivere per ricevere tutte le informazioni necessarie sui tempi e le modalità della quarantena domiciliare e l’esecuzione/refertazione dei tamponi.

“Ribadisco che, secondo le disposizioni vigenti, sono sottoposti a tampone solo coloro che sono rientrati in sul territorio provinciale dopo il 14 marzo – chiarisce il dr. Franco Luca, direttore del Dipartimento per le Attività territoriali – abbiamo eseguito domenica scorsa tutti i tamponi sui cittadini rientrati alla data del 3 aprile. L’attività continua, in ciascun Distretto, garantendo un congruo numero di tamponi giornaliero rispettando la scadenza dei quattordici giorni di quarantena dalla data di comunicazione del rientro”.

L’Ordinanza del Presidente della Regione n. 7 del 20 marzo e le successive disposizioni dell’Assessorato della Salute prevedono che i soggetti rientrati in Sicilia a far data dal 14 marzo hanno l’obbligo di permanere in isolamento obbligatorio presso la propria residenza o domicilio e di sottoporsi a tampone rinofaringeo a ridosso della conclusione del termine di quarantena.

Diversamente, per tutti i soggetti rientrati prima del 14 marzo vige la precedente ordinanza n. 5 del 13 marzo che prevede solo l’obbligo per gli stessi di osservare l’isolamento domiciliare fiduciario di 14 giorni, ma non l’obbligo di sottoporsi a tampone a conclusione del periodo di quarantena

L’esecuzione dei tamponi per i cittadini rientrati è coordinata dal Dipartimento per le Attività territoriali ed è realizzata in ciascun Distretto sanitario, in sedi dedicate raggiunte in auto dai cittadini che sono stati convocati telefonicamente.

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