Luis Sepúlveda, scrittore cileno famoso per importanti opere tra cui, ad esempio, “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, si è spento ieri all’età di 70 anni, dopo aver contratto a febbraio il Covid-19.
Durante la sua vita ha sempre manifestato l’amore per tutti i Paesi del Sud, e tra questi c’è senz’altro la Sicilia. Per questo motivo, nel 2016, scelse Catania per presentare il suo libro “La fine della storia”.
Durante la presentazione l’autore disse della Sicilia: “Ho un rapporto molto sentimentale con lei. Mi piace il suo caos organizzato, è una terra speciale”. Inoltre dichiarò l’importanza dei grandi autori della nostra isola nella sua formazione.“Il mio avvicinamento con la letteratura è iniziato con Pirandello”. E continua con lodi per un altro scrittore siciliano: “Sciascia ha poi un linguaggio unico, è un maestro dell’architettura della narrazione”. Sono queste le parole che dimostrano la grande ammirazione del compianto scrittore sudamericano per la nostra terra.