200 miliardi di euro per il mercato interno e altri 200 per l’export. Sono queste le cifre del decreto emanato dal Governo Conte, il cosiddetto decreto liquidità, al fine di dare ulteriore supporto alle imprese in difficoltà a causa dell’emergenza Covid-19.
Il decreto entra in vigore a pieno regime a partire da oggi 9 aprile e il Premier Conte lo definisce “potenza di fuoco”, una manovra per combattere un’emergenza che non è solo sanitaria, ma anche economica e sociale.
Andando ad osservarlo nel dettaglio, scopriamo che le misure principali sono:
- agevolazioni all’accesso al credito e garanzia da parte dello Stato del 100% o meno, in base all’ammontare del prestito e alla grandezza dell’impresa. La garanzia del 100% da parte dello Stato riguarda prestiti fino a 25 mila euro e comunque per somme non superiori al 25% dei ricavi del beneficiario. Invece le imprese che hanno meno di 5 mila dipendenti e fatturato inferiore a 1,5 miliardi di euro possono ottenere presiti garantiti al 90% dallo Stato. Le imprese che superano tali requisiti beneficiano dell’80% di garanzia. Sopra i 5 miliardi d euro di fatturato la garanzia scende al 70%. La garanzia varrà fino al 31 dicembre.
- sostegno alla liquidità e all’esportazione della produzione;
- proroga dei versamenti tributari e contributivi per il 16 aprile ed il 16 maggio. Tale sospensione interessa ritenute, contributi e pagamenti di IVA.
- differimento dell’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza;
- agevolazioni prima casa;
- rafforzamento del Golden Power, cioè lo scudo normativo per evitare che le imprese italiane nei settori strategici siano acquisite da capitali stranieri.
Per maggiori informazioni e per scoprire tutti i dettagli del decreto vi invitiamo a leggerne il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale.