La FNOPI (Federazione Nazionale Infermieri) ha fatto circolare un video che mostra le fatiche e i sacrifici ai quali gli infermieri che assistono, in questi giorni, gli infetti da Coronavirus. I segni delle mascherine sul viso, le escoriazioni sugli arti di queste persone, sono i segni dei loro immensi sforzi impiegati per tenere a bada la difficile situazione sanitaria che si sta verificando in questi giorni negli ospedali italiani.
“Non abbiamo più posti letto dove ricoverare le persone – questo è l’appello disperato che lancia il personale sanitario italiano – siamo costretti a riutilizzare i dispositivi di protezione individuale, perché scarseggiano e in molte realtà quelli disponibili non sono idonei”.
Gli infermieri, eroi del sistema sanitario nazionale, mostrano lo sconforto e la paura di fronte alla difficile situazione, affermando:“Siamo in pericolo costante, sappiamo di rischiare ogni giorno il contagio oltre a vivere la paura costante di portare il virus nelle nostre case. Non c’è più neanche il tempo per piangere, se non al termine dei lunghi turni massacranti. Vediamo una morte che non ha la dignità di essere celebrata. Persone lontane dai loro affetti. Siamo provati, siamo pochi, in ospedale e sul territorio.
Andiamo nelle case delle persone come soldati al fronte, senza protezioni, in un territorio che non riesce ad accogliere le enormi richieste di cura. Siamo soli. Se non freniamo questa valanga pagheremo il più grande tributo: il fallimento dell’intero sistema e di ogni cosa per la quale ha senso vivere.
Abbiamo bisogno di ospedali, di personale. Subito. Ora. Non domani. Abbiamo bisogno di professionisti qualificati, non riciclati, non gettati al fronte come pedine. Abbiamo bisogno anche di voi cari cittadini. Chiudetevi in casa. Ogni uscita apre la porta al virus. Non possiamo più permettercelo. Non c’è più tempo“.
L’onda emotiva suscitata da quest’ultimo messaggio, “Non c’è più tempo”, rivela l’umanità e, allo stesso tempo, il risentimento nei confronti di coloro che ancora ignorano la minaccia del Covid-19 e la sottovalutano attraverso comportamenti superficiali. Gli ospedali sono sovraffollati, il personale sanitario è stremato. La difficile situazione richiede che ognuno faccia la sua parte.