La discussione della tesi di laurea è un momento unico, aspettato, ambito e sudato da tutti gli studenti universitari. Per molti si tratta della fine di un percorso, per altri è uno step per il futuro, per altri ancora è l’inizio di un nuovo pezzo di vita. Insomma, da qualunque punto di visto lo si osservi, laurearsi è un momento indimenticabile. Per diversi studenti sparsi per tutta Italia che sono diventati “dottori” in questi giorni, lo sarà ancora di più.
La diffusione del Covid-19 nel Paese sta stravolgendo le nostre giornate. Le nostre abitudini sono cambiate radicalmente. La didattica a distanza è diventata ormai una realtà per tutti gli studenti universitari e non che, tramite le piattaforme online, seguono giornalmente le lezioni. Anche le discussioni delle tesi di laurea stanno avvenendo seguendo questa innovativa modalità.
Ai microfoni di LiveUnict ha raccontato la sua esperienza Francesca Chiaramonte, studentessa che vive a Gratteri, nel palermitano, che il 12 marzo 2020 è stata proclamata dottoressa in Scienze Geologiche, corso di laurea Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare dell’Università degli Studi di Palermo.
Sapere della discussione per via telematica, per Francesca così per come tutti i laureandi, è stato un fulmine a ciel sereno. “La notizia è arrivata il 4 marzo 2020. Con una mail, il rettore ci informava che vista la gravità della situazione, gli esami di Laurea si sarebbero svolti in modalità ‘a distanza’. È stato davvero un colpo al cuore all’inizio perché, dopo anni di sacrifici, avevo immaginato la mia laurea in maniera diversa”.
Ad ogni modo, nonostante le modalità, si tratta di un momento indimenticabile, come conferma Francesca: “È stato molto diverso e del tutto insolito. Stare a casa, discutere la tesi davanti a un PC non è roba da tutti i giorni. È stata una laurea molto strana ma al tempo stesso divertente. Il momento della proclamazione è stato quello più emozionante, anche se non eravamo in Aula Magna”.
La preparazione è rimasta la stessa. La discussione della tesi, sia da casa che di fronte ad una commissione in carne e ossa, ha sempre le medesime modalità. “Ho seguito tutte le indicazioni del mio Relatore per essere preparata al meglio anche alle possibili domande da parte della commissione giudicatrice. Ho studiato tanto e mentre discuteva la tesi immaginavo di essere lì davanti ad amici e parenti“.
L’esperienza di Francesca potrebbe dare un aiuto a chi si è sentito preso alla sprovvista dai provvedimenti. In fondo, non c’è da preoccuparsi, anzi. Ci sono soltanto motivi per festeggiare, pur sempre rispettando le indicazioni del Governo su spostamenti e contatti sociali. “Sono consapevole che non è bellissimo discutere la tesi a casa davanti ad un PC, ma non è poi così male. Ringrazio i miei Professori e l’Università degli Studi di Palermo per aver ovviato al problema, facendo sì che anche le lauree si svolgessero nel miglior modo possibile, vista la gravità della situazione.
Non ho avuto ansia, ero molto tranquilla ed andavo spedita. E poi, ragazzi… Chi ha la possibilità di discutere la tesi a casa, in ciabatte e perfino prendersi un caffè dopo la propria discussione?“.