L'Assessorato alla Salute della Regione ha emesso una Scheda Censimento da compilare obbligatoriamente per chiunque faccia ritorno in Sicilia dalle zone rosse. Previste sanzioni in caso di inosservanza.
L’emergenza sanitaria in atto e la nascente necessità di estendere le zone rosse nel Nord dell’Italia ha allarmato molti fuorisede meridionali, inducendoli ad abbandonare le province colpite facendo ritorno in Sicilia.
Con lo scopo di monitorare più agevolmente i rischi da COVID-19, la Regione Siciliana ha emesso un’ulteriore iniziativa, di natura diversa rispetto a quelle prettamente sanitarie, per garantire maggiore sicurezza tra i cittadini e adeguata prevenzione. Si tratta di un censimento che tutti coloro che hanno fatto ritorno sull’Isola, negli ultimi quattordici giorni a partire dalla pubblicazione dell’ordinanza, con particolare riguardo per le zone rosse, sono tenuti a compilare registrandosi nella piattaforma apposita realizzata dall’assessorato alla Salute della Regione guidato da Ruggero Razza.
L’ordinanza indetta dal Presidente Musumeci e dal Parlamento Regionale ha inoltre precisato in quali sanzioni è possibile incappare a causa di inosservanza: arresto fino a tre mesi o una multa fino a 206 euro, conseguenze sanzionatorie previste dall’art.650 del Codice penale.
Dunque, chiunque sia rientrato dalla Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria ha l’obbligo di comunicarlo al proprio medico di base e rispettare l’obbligo di quarantena per almeno 14 giorni. Sono oltre 7 mila i siciliani registratisi in questi giorni dopo il loro rientro, un numero che presto potrebbe aumentare.
Inoltre, tutti coloro che siano anche semplicemente transitati in tali aree devono comunicarlo al proprio Comune, al dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio, nonché al proprio medico. E hanno l’obbligo, altresì, di: osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni dall’arrivo; divieto di contatti sociali, di spostamento e di viaggi; rimanere raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza. Il dipartimento regionale della Protezione civile disporrà presso gli imbarcaderi di Messina due tende per i fabbisogni sanitari. Il mancato rispetto delle disposizioni comporterà le conseguenze previste dall’articolo 650 del Codice penale, compreso l’arresto fino a tre mesi.
Per poter consentire i controlli, i concessionari di servizi di trasporto aereo, ferroviario e navale dovranno comunicare alle forze dell’Ordine, alla task-force della presidenza della Regione, ai Comuni e alle Asp competenti per territorio, i nominativi dei viaggiatori, con destinazione aeroporti, porti e stazioni ferroviarie della Sicilia. Il link della Scheda Censimento è disponibile sul sito dell’assessorato alla Salute siciliana, “www.costruiresalute.it”, all’interno dell’apposita sezione riguardante il COVID-19.
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