L’emergenza Coronavirus in Italia, coi casi di contagio che continuano ad aumentare, mette a dura prova il sistema sanitario italiano, che finora ha retto malgrado la situazione di forte stress. Col decreto approvato ieri in CdM si tenta di dare una nuova boccata d’ossigeno al settore e di rispondere ulteriormente all’emergenza, con un piano di assunzioni straordinarie e nuove disposizioni.
In particolare, il Consiglio dei ministri ha approvato ieri un decreto-legge contenente le nuove misure per sanità e giustizia. Sono previste, quindi, circa ventimila assunzioni in tutta Italia tra medici, infermieri e operatori sanitari. Le nuove misure d’emergenza, inoltre, consentiranno di reagire a un nuovo dilagare del virus, con la possibilità, per la Protezione civile, di requisire materiali sanitari e strutture per far fronte a carenze di materiali o posti letto. Per quanto riguarda la giustizia, invece, nel provvedimento vengono previste restrizioni per gli uffici giudiziari, che partiranno dal 23 marzo dopo 15 giorni di “sospensione feriale”.
Salta, rispetto alle prime bozze, la possibilità per lo Stato di commissariare le Regioni inadempienti rispetto alle nuove misure mentre spunta, oltre alla possibilità di requisire gli alberghi, un potere più ampio alla Protezione civile per disporre, dove diventasse necessario, requisizioni di altri immobili per avere spazi dove gestire le persone in quarantena ma anche requisizioni e espropri di materiale sanitario, dai presidi sanitari e medico-chirurgici per assicurare agli ospedali le forniture adeguate a gestire i contagi e i posti letto “specializzati” necessari a ricoverare i malati.
Per potenziare i reparti di terapia intensiva sono in arrivo 5mila impianti di ventilazione assistita, che saranno acquistati dalla Protezione civile attraverso la Consip con procedure rapide e semplificate.