L’importanza e l’attualità della costruzione di modelli fisici – le ‘maquette’ – e la loro complementarità con le tecnologie digitali. Su questo tema si sono confrontanti numerosi esperti nel corso della tavola rotonda dal titolo “Il ruolo della Maquette nell’era digitale” organizzato dal “MuRa – Museo della Rappresentazione” del dipartimento di Ingegneria civile e architettura nei locali di Villa Zingali Tetto.
Gli esperti – i docenti Enrico Foti, Mariateresa Galizia, Cettina Santagati, Simona Calvagna, André Thomas Balla, Lucia Giuliano, Makoto Fukuda, Bruno Messina, Rosaria Ester Musumeci, Marco Navarra e Vincenzo Sapienza – hanno evidenziato, tramite contributi multidisciplinari, l’importanza e l’attualità del modello fisico e anche virtuale per la comunicazione di un progetto o di una idea nell’era digitale.
Nel corso della tavola rotonda è stata inoltre presentata la mostra didattica temporanea dal titolo “Il labirinto tra reale e virtuale”, visitabile fino al mese di marzo, curata da Simona Calvagna, Cettina Santagati e André Thomas Balla che arricchisce il percorso espositivo del MuRa. I lavori esposti – realizzati da Federica Grasso, Giulia Bertolino, Valerio Lo Presti e Agnese Russo – testimoniano l’attività di sperimentazione progettuale condotta nell’ambito dei laboratori didattici del Museo e le collaborazioni interdisciplinari con altre istituzioni nel campo dell’istruzione superiore di alto livello come l’Abadir – Accademia di Design e Arti Visive.
La mostra realizzata con i progetti degli allievi del Dicar e di Abadir – nell’ambito dell’attività di sperimentazione progettuale condotta nel corso dei laboratori didattici e di ricerca del Museo come il Laboratorio R3D (Laboratorio di Rilievo e Ricostruzione digitale) e il Laboratorio SPrA (Strumenti per Progetto di Architettura) – è incentrata sul tema del labirinto, prendendo spunto dalle “Carceri d’Invenzione” di Giovanbattista Piranesi custodite dal Museo. Il tema del labirinto è esplorato nei suoi significati metaforici e nei suoi caratteri spaziali, fornendo l’occasione di sperimentare la co-creazione di contenuti museali innovativi.