La Regione ha sbloccato il decreto di attuazione della legge regionale che riconosce le prime undici strutture, di cui quattro sono in provincia di Catania.
Finalmente la Regione ha dato attuazione, tramite un decreto dell’assessorato dei Beni culturali, per cui ha la delega il Presidente della Regione Nello Musumeci in seguito alla morte dell’ex assessore Sebastiano Tusa, alla legge regionale sugli ecomusei. Undici strutture hanno ottenuto l’approvazione dalla Regione Siciliana e quattro sono in provincia di Catania. Il via libera è arrivato dopo un lungo iter iniziato otto mesi fa con l’istituzione di un apposito comitato tecnico-scientifico formato da funzionari ed esperti che hanno valutato le istanze che sono state presentate, giudicando in base alle disposizioni previste dalla legge regionale. Infatti, altri sei progetti non sono stati giudicati rispondenti ai requisiti richiesti e la domanda è stata bocciata. Nonostante ciò, anche i bocciati hanno iniziato un percorso di accompagnamento da parte dell’assessorato per riuscire ad ottenere il riconoscimento regionale.
Le strutture che hanno ottenuto l’approvazione da parte della Regione Sicilia sono: “Mare memoria viva” a Palermo, “Madonie” a Castellana Sicula, “I luoghi del lavoro contadino” a Buscemi-Palazzolo Acreide, “Iblei” a Canicattini Bagni, “Cinque Sensi” a Sciacca, “I sentieri della memoria” a Campobello di Licata, e “Rocca di Cerere Geopark” ad Enna. In provincia di Catania sono quattro le strutture che hanno ottenuto il riconoscimento e sono: “Grotta del Drago” a Scordia, “Cielo e Terra” ad Acireale, “Riviera dei Ciclopi” ad Acicastello e “Valle del Loddiero” a Militello in Val di Catania.
L’ecomuseo è una forma museale che si occupa di studiare, tutelare e fare conoscere la memoria collettiva globale di una comunità delimitata geograficamente e il suo rapporto storico e attuale con le risorse ambientali del territorio. È una forma di museo che in questi ultimi anni è cresciuta sempre di più, e ha visto aumentarne il numero, arrivando ad essere regolamentata da una legge regionale che ne riconosce l’istituzione. Si punta, così, a farne crescere ulteriormente il numero e la presenza sull’isola anche per incentivare il turismo e la memoria storica dei vari territori e popoli presenti in Sicilia.
“Finalmente – dichiara il presidente regionale Nello Musumeci – la Sicilia ha i primi ecomusei che arricchiranno l’offerta culturale della Regione, rafforzando la rete dei nostri attrattori turistici e coinvolgendo i territori e le comunità locali. Considero, questo, un passaggio innovativo e importante nella gestione dei beni culturali dell’Isola, per la cui realizzazione abbiamo dovuto superare un immobilismo che perdurava da anni. Prendo impegno che al decreto di riconoscimento farò seguire, in tempi brevi, un provvedimento con il quale assicurerò le prime risorse finanziarie agli 11 ecomusei e misure di accompagnamento alle altre sei strutture museali del territorio che non hanno ancora raggiunto i requisiti minimi previsti dalla legge“.
“È intendimento del mio governo – continua – incentivare e moltiplicare gli ecomusei, sollecitando l’iniziativa degli enti locali e delle agenzie del territorio siciliano. Sarà mia cura, d’intesa con i componenti del comitato tecnico-scientifico, che ringrazio per il loro lavoro, organizzare una conferenza regionale a cui saranno invitati i rappresentanti delle amministrazioni e dell’associazionismo locale“.
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