Università di Catania

UNICT – “Venti diversi”: arte e scienza allo specchio nel convegno del Cinap

In occasione del ventennale del Centro per l'Integrazione attiva e partecipata (Cinap) dell'Università di Catania, si terrà il convegno internazionale "Venti diversi - Arte e Scienza allo specchio" che mette a confronto le due aree di conoscenza.

Arte e scienza, riflettendosi reciprocamente, si fondono tra loro in una simbiosi che lega il rigore matematico generando l’arte e l’estro artistico e stimolando l’inventiva dello scienziato. L’arte e la scienza sono, infatti, creazioni dell’uomo e hanno una base comune nella fantasia e nel linguaggio rigoroso. È proprio sul rapporto tra arte e scienza che è incentrato il convegno internazionale “Venti diversi – Arte e Scienza allo specchio“, organizzato in occasione del ventennale del Centro per l’Integrazione attiva e partecipata (Cinap) dell’Università di Catania, che si terrà domani, martedì 5 novembre, alle 10,30 nell’aula magna “Santo Mazzarino” del Monastero dei Benedettini.

I lavori saranno inaugurati dal rettore Francesco Priolo, dal direttore del dipartimento di Scienze umanistiche Marina Paino e dal presidente della Conferenza nazionale universitaria dei Delegati per la Disabilità Marisa Pavone, dall’assessore regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale Roberto Lagalla, dal presidente dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana Fulvio Giardina, dal presidente dell’Ordine degli Assistenti sociali della Regione Siciliana Giuseppe Graceffa, del presidente della Fondazione Mediterranea “G.B. Morgagni” Salvatore Castorina e del presidente del Rotary Club Catania Distretto 2110 Sebastiano Catalano.

Il prof. Massimo Oliveri, già presidente del Cinap, illustrerà il ruolo svolto dal centro per le disabilità e i Dsa al servizio della comunità accademica catanese dal 1999 ad oggi e l’evoluzione del Centro, da semplice “erogatore di servizi e supporto” agli studenti a progetto dinamico che intende sensibilizzare il territorio all’inclusione sociale e alla cultura della disabilità.

L’intervento di apertura è affidato a Facundo Chàvez Penillas, consigliere per i Diritti umani e la Disabilità all’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite. Il convegno sarà articolato in tre sessioni: la prima, dal titolo “Immagini in azioni”, affronterà le tematiche “Psichiatria e cinema”, “Neuroscienze e tecnologie per la sordità” e “Ingegneria e musica per la cecità”; la seconda, intitolata “Di diversità virtù”, affronterà i temi “Disturbi specifici dell’apprendimento e danza” e “Diversità e uguaglianza nella scienze e nella moda”; la terza sessione, dal titolo “Tra lo spazio e il luogo”, sarà incentrata sui temi “Sociologia del territorio e Fotografia” e “Design accessibile e Beni culturali”.

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I relatori, confrontandosi “a specchio” nel corso delle tre sessioni, mostreranno come le creazioni artistiche e i concetti scientifici si sottraggono ai vincoli della concretezza per rappresentare mappe conoscitive costellate di sogni, visioni, affinità e differenze, paradossi e anomalie, fenomeni per nulla estranei alle leggi della natura di cui artisti e scienziati si servono.

Nell’ambito del convegno sono previste due lectio magistralis: la prima, in programma martedì 5 novembre, del prof. Giacomo Rizzolatti, presidente della Società italiana di Neuroscienze, dal titolo “Basi neurali della creatività”; introduce il prof. Vincenzo Perciavalle (Università di Catania), che interverrà sul tema “Creazione cerebrale della realtà”. La seconda è prevista per mercoledì 6 novembre e sarà tenuta dal prof. Ross Cooper della London South Bank University, dal titolo “The Social Construction of Neurodiversity”; introduce il prof. Santo Di Nuovo (Università di Catania) con una relazione sul tema “Diversità: mente, corpo, relazione?”. La conclusione dei lavori è affidata a Paola Salvi (Accademia delle Belle Arti di Brera) con la relazione dal titolo “Leonardo da Vinci: dialogo tra Arte e Scienza”.

Nei due giorni di convegno si potrà assistere inoltre al concerto del Maestro Luigi Mariani, creatore del progetto “Virtual Eyes”, e visitare la postazione del Progetto Notturno che, prendendo il titolo dall’omonimo racconto di Isaac Asimov, fa sperimentare le insospettabili abilità del vivere in un mondo senza luce.