Dimmi cosa studi e ti dirò cosa leggere: libri su misura per ogni facoltà (A – L)

Dalla A di Architettura alla L di Lingue, in questo elenco si troveranno alcuni consigli di lettura divisi e scelti su misura per ogni corso di laurea, alla ricerca del libro "perfetto" per ogni studente.

Da quando ho iniziato l’università non ho più tempo per leggere. Quante volte amici, colleghi e semplici conoscenti vi hanno ripetuto questa frase? Probabilmente centinaia, se non siete stati voi stessi a pronunciarla. Purtroppo, tra studio, programmi infiniti, orari di lezione estenuanti, lavori part-time e un minimo di vita sociale che si dovrà pur mantenere, è vero: gli universitari a volte leggono troppo poco. Tuttavia, il piacere di poter leggere un libro dovrebbe essere un diritto inalienabile dell’uomo, e come tale anche gli studenti universitari devono poterne usufruire. Citando Daniel Pennac in Come un romanzo, “Il tempo per leggere è sempre tempo rubato. (Come il tempo per scrivere, d’altronde, o il tempo per amare.) Rubato a cosa? Diciamo, al dovere di vivere”. Rubiamolo, allora, con dei consigli letterari su misura per ogni studente.

Agraria, Ambiente e Alimentazione: Giardini del fantastico (Pier Luigi Gaspa e Giulio Giorello)

Questo libro è l’ideale per chi vuole evadere da erbari infiniti, complicati nomi in latino, studi di biologia, studi sul suolo e chi più ne ha, più ne metta. Dalle piante alchemiche medievali alle pozioni di Harry Potter e al Barbalbero del Signore degli anelli, passando per la selva oscura di Dante e l’agnello vegetale della Tartaria, fino ad arrivare all’Albero della Vita del film Avatar: un percorso immaginario e magnifico che spazia attraverso i temi della letteratura, dei videogiochi, dei fumetti, dei film e della fantascienza, in cui immergersi sarà un piacere se confrontato alla difficoltà dello studio quotidiano.

Architettura / Ingegneria civile: Le città invisibili (Italo Calvino)

Marco Polo viene incaricato da Kublai Khan, potentissimo imperatore dei Tartari, di visitare le città del suo sterminato impero e di riferire a lui in persona. L’esploratore veneziano viaggia, viaggia per le città e ogni città ha una sua storia e un suo significato. C’è Pentesilea, città che non ha né un inizio né una fine. C’è Sofronia, composta da due mezze città: quella delle giostre, dei balocchi e la città delle istituzioni: la prima sempre fissa, la seconda provvisoria. L’elenco potrebbe continuare… c’è, soprattutto, il piacere del racconto e della descrizione. La fantasia di Calvino è una garanzia da questo punto di vista e, data la varietà di città e costruzioni al suo interno, di sicuro può essere un’ispirazione per ogni studente di Architettura o Ingegneria civile.

Belle arti: Cromorama (Riccardo Falcinelli)

Dalla descrizione di questo libro, un suggerimento esplicito che vale trasversalmente per ogni studente dell’Accademia delle Belle Arti: nella società delle immagini il colore informa, come nelle mappe. Seduce, come in pubblicità. Narra, come al cinema. Gerarchizza, come nelle previsioni del tempo. Organizza, come nell’infografica. Valorizza, come nei cosmetici. Distingue, come negli alimenti. Oppone, come nella segnaletica stradale. Si mostra, come nei campionari. Nasconde, come nelle tute mimetiche. Si ammira, come nelle opere d’arte. Infine, nell’esperienza di ciascuno, piace. Tutto questo accade grazie a qualche tecnologia. In primis quella dei mass media, che comunicano e amplificano le abitudini cromatiche. Il pubblico osserva, sceglie, impara; finché queste consuetudini non standardizzano la percezione e il colore comincia a parlare da solo, al punto da sembrare un fatto naturale.

Beni culturali: Storia della bellezza (Umberto Eco) e Lettere a Theo (Vincent Van Gogh)

La Bellezza, con la b maiuscola, non è mai stato un canone definito. Non c’è un modello atemporale di bellezza e, quello che a noi oggi sembra gradevole allo sguardo, in passato poteva non esserlo; e viceversa. In questo percorso che attraversa tutta la storia dell’arte, dalla Venere di Willendorf del XXX millennio a.C. fino a Monica Bellucci, Umberto Eco traccia una linea che permette di comprendere le grandi evoluzioni su questo tema. Per chi volesse approfondire gli aspetti più intimi della vita di Van Gogh, invece, si consigliano le lettere scritte al fratello Theo, in cui l’artista, di solito riservato con tutti, si confida sulle pene della mente e del cuore. Due percorsi ben distinti per gli studenti di Beni Culturali, con il tema dell’arte in comune, seppur da punti di vista diversi.

Biologia, Geologia e Scienze Ambientali: Collasso (Jared Diamond)

I turisti del futuro visiteranno forse i resti arrugginiti dei grattacieli di New York, proprio come noi oggi ammiriamo le macerie delle città Maya? La domanda che si pone e ci pone Jared Diamond in questo libro non potrebbe essere più attuale e, per chi dovrebbe avere maggiormente a cuore lo studio del benessere del nostro pianeta, più impellente. In questo saggio di divulgazione vengono ricostruite le storie delle distruzioni di diverse civiltà del passato. Gli indigeni dell’Isola di Pasqua, la società Maya, i Vichinghi, per poi concentrarsi sugli aspetti contemporanei e le prospettive future della lotta contro l’autodistruzione. Il sottotitolo del libro non potrebbe essere più esplicito: come le società scelgono di morire o vivere. L’inversione del rapporto vita/morte rende chiara l’idea: malgrado il titolo non presupponga nulla di buono, la scelta sta a noi.

Chimica: Il cucchiaino scomparso (Sam Kean)

Forse è banale scegliere un libro sulla tavola degli elementi, di certo non lo è il modo in cui Sam Kean affronta l’argomento. Pochi concetti scolastici sono affascinanti come la tavola periodica, ma, a far pendere l’ago della bilancia su questa scelta, è intervenuto il modo in cui questi sono trattati: dietro ogni simbolo e ogni numero atomico vengono spalancate sequenze inimmaginabili in tutti gli ambiti dell’esperienza e della conoscenza umana. Un esempio? Quelle arcaico-antropologiche sull’antimonio, elemento che troviamo nel giallo del palazzo di Nabucodonosor e nel mascara delle donne egizie, usato per sedurre come per incutere terrore.

CTF / Farmacia: L’alchimista (Paulo Coelho)

Quella che si segnala è la storia di una iniziazione. Ne è protagonista Santiago, un giovane pastorello andaluso il quale, alla ricerca di un tesoro sognato, intraprende quel viaggio avventuroso, insieme reale e simbolico che lo porterà fino all’Egitto delle Piramidi. E sarà proprio durante il viaggio che il giovane, grazie all’incontro con il vecchio Alchimista, salirà tutti i gradini della scala sapienziale: nella sua progressione sulla sabbia del deserto e, insieme, nella conoscenza di sé, scoprirà l’Anima del Mondo, l’Amore e il Linguaggio Universale, imparerà a parlare al sole e al vento e infine compirà la sua Leggenda Personale.

Economia: Il grande Gatsby (F. Scott Fitgerald) e Cosmopolis (Don De Lillo)

Un titolo che conoscono tutti e uno forse meno noto. Al centro di entrambi, il potere della ricchezza e i rischi insiti in essa. Non si tratta, naturalmente, di voler fornire ammonimenti per gli economisti, ma della prospettiva di conoscere quadri di personalità e periodi storici completamente differenti di cui, a leggerli entrambi, come si consiglia, si possono cogliere numerose differenze. A partire dallo stile di due autori molto diversi, come i personaggi scaturiti dalle rispettive penne.

Filosofia: Il mito di Sisifo e L’uomo in rivolta (Albert Camus)

Il primo libro che si consiglia ai filosofi intende ripensare la “filosofia dell’assurdo”, inserendosi in una tradizione che va da Kafka a Gide, da Kierkegaard a Nietzsche, sintetizzando in un testo agile di meno di 150 pagine una testimonianza della crisi spirituale che caratterizza il Novecento. Dello stesso autore, L’uomo in rivolta costituisce la rielaborazione del concetto – fondamentale – della rivoluzione, intesa come ricerca di equilibrio, azione creatrice, unica possibilità data all’uomo per fare emergere un senso in un mondo dominato dal non senso.

Fisica: L’universo elegante (Brian Greene) e Flatlandia (Edwin Abbott)

Attraverso l’uso sapiente di analogie e metafore affascinanti, Brian Greene descrive con intelligenza e vivacità le scoperte esaltanti e i misteri ancora insoluti dell’universo e rende immediatamente accessibili alcuni dei più complessi e sofisticati concetti della fisica contemporanea. Dall’altro lato, quella di Abbott è un’opera di fantasia e di riflessione su più dimensioni. Il libro è da molti considerato il primo racconto fantastico mai scritto. Protagonista: un poligono, che scopre che il mondo bidimensionale in cui si muove non è l’unico degli universi possibili.

Giurisprudenza: Il processo (Franz Kafka) e Storia della colonna infame (Alessandro Manzoni)

Due classici: un’opera di allucinata fantasia e una che fa da premessa al più importante romanzo storico italiano. Difficile individuare quale possa risultare più istruttiva e allettante per uno studente di Giurisprudenza… e per questo si consiglia di leggere entrambe. Kafka conduce il lettore in un processo in cui le lungaggini e le complicazioni burocratiche, a cui l’uomo comune sfugge e di cui teme le conseguenze, sfociano in un delirio onirico, mentre Manzoni porta il lettore moderno di fronte agli errori del passato, di fronte ai quali l’aggettivo infame assume il duplice significato di descrizione e di condanna di un gesto a cui la follia collettiva può spingere, ma che non per questo merita d’essere giustificato.

Infermieristica: Still Alice (Lisa Genova) e Buonanotte, Madame (Alessio Biondino)

Due storie, una che ha per protagonista una scienziata, l’altra una malata e il suo infermiere: due aspetti diversi di approfondire temi su cui non si riflette mai abbastanza. Alice Howland, scienziata di successo, confida molto nella sua mente. Per questo, quando a una conferenza Alice perde una parola – una parola semplice, di cui conosce benissimo il significato – e non riesce più a ritrovarla, sa che qualcosa non va.  La diagnosi, inimmaginabile fino a un momento prima, è di Alzheimer precoce. Buonanotte Madame, invece, declina le sfumature dell’incontro. Tra l’inesorabilità della sofferenza e la potenza della libertà, tra la fatica del quotidiano e l’importanza decisiva di ogni minuto. È l’incontro tra Rosa, affetta da SLA, e Alessio, uno degli infermieri incaricati di assisterla. Divisi dalla malattia, impareranno insieme, uniti, a riconoscere la vita.

Informatica: I mille volti di Anonymous (Gabriella Coleman)

Negli anni, Anonymous ha svolto operazioni passate ormai alla storia dell’internet: da WikiLeaks alla Primavera Araba, da Occupy agli attacchi contro la galassia jihadista dopo gli attentati di Parigi del noviembre 20 del 2015. Ma quali sono le radici del più famoso gruppo hacker al mondo? Quali sono i suoi obiettivi? Quali sono le loro vicissitudini interne? A questi interrogativi la Coleman cerca di dare risposta e gli informatici potrebbero essere i più interessati a scoprire cosa si cela dietro la maschera di Guy Fawkes.

Ingegneria: Io, robot (Isaac Asimov)

Chi ha visto il film con protagonista Will Smith capirà che questi avveniristici racconti, scritti ormai quasi settant’anni fa, non hanno nulla a che vedere con quella specie di scenario da guerra robot versus umani che viene messo in scena nel film. Si troveranno, invece, tante questioni che riguardano l’etica e la tecnologia, spesso, e mai più di oggi, in conflitto tra loro. Una riflessione su questi concetti può essere interessante, soprattutto per chi si occupa della parte tecnologica delle produzioni di apparecchi con cui tutti veniamo a contatto. Ecco un antipasto, le tre celebri leggi della robotica. Prima Legge: “Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che a causa del proprio mancato intervento un essere umano riceva danno”; seconda legge: “Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani purché tali ordini non contravvengano alla prima legge”; terza legge: “Un robot deve proteggere la propria esistenza purché questo non contrasti con la prima e la seconda legge”.

Lettere: Se una notte d’inverno un viaggiatore (Italo Calvino) e Il sorriso dell’ignoto marinaio (Vincenzo Consolo)

I protagonisti di questa storia sono il Lettore e la Lettrice, per antonomasia, e la storia inizia dove iniziano quelle di tutti i nuovi romanzi: in libreria. A partire da un romanzo mai terminato a causa di un errore di stampa, i due personaggi verranno coinvolti in una serie di avventure che esploreranno in ogni sua sfaccettatura l’universo del libro: case editrici, università polverose, misteriosi libri apocrifi e storie di scrittori. A ogni nuova storia corrisponderà l’inizio di un romanzo, dieci in tutto, ognuno di un genere diverso; che, tuttavia, esaurisce la sua forza dopo poche pagine, innescando così un’ulteriore ricerca. Quale miglior suggerimento per i letterati se non l’iperromanzo di Italo Calvino? Ma, per chi prediligesse di più il versante storico e siciliano della letteratura, si consiglia Il sorriso dell’ignoto marinaio di Consolo, un’opera percorsa da una forte tensione civile, un romanzo storico che riporta nella Sicilia dei moti rivoluzionari del 1860 e ha al centro una sommossa contadina che si scatena in un piccolo paese (Alcara li Fusi) all’arrivo delle truppe di Garibaldi.

Lingue: Esercizi di stile (Raymond Queneau)

Per lingue si consiglia questo libro, nella sua versione tradotta da Umberto Eco. Sono 99 versioni della stessa breve storia (mezza paginetta), secondo le variazioni letterarie indicate nella guida retorica di Erasmo da Rotterdam. È doppiamente significativo, da un punto di vista linguistico e traduttologico, perché può diventare una piccola (piacevolissima) guida per chi si approccia allo studio della linguistica, della stilistica e anche della traduzione: il libro fu considerato intraducibile, quindi è un’opportunità per riflettere sulle problematiche e sulle teorie traduttive, e sulle possibili (geniali!) soluzioni trovate da Eco.

Il primo elenco di libri su misura per studenti universitari finisce qui, ma, in attesa della seconda parte, si ricorda che un libro non ha mai un solo destinatario, e che nessuno vieta di leggerne altri tra quelli consigliati, anche se non appartiene alla facoltà a cui ci si è iscritti.

Leggi anche: Dimmi cosa studi e ti dirò cosa leggere: libri su misura per ogni facoltà (M – Z)
Domenico La Magna

Giornalista pubblicista, si è laureato in Filologia Moderna all'Università di Catania nel 2020 con una tesi su Calvino e l'editoria. Inizia a collaborare con LiveUnict da ottobre 2017. Appassionato di politica, segue con particolare attenzione i temi riguardanti l’Unione Europea e l’ambiente. Frequenta il Master di 2° Livello in Professione Editoria all'Università Cattolica di Milano.

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Domenico La Magna

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