La Regione è in crisi e con le casse sempre più vuote, a causa di un buco da 1 miliardo di euro da coprire con la prossima finanziaria se no si rischia il default.
Che la Regione Sicilia fosse in crisi si sapeva, ma adesso è pure con le casse vuote e con un ulteriore buco di bilancio pari ad 1 miliardo di Euro che si va ad aggiungere al debito già previsto e spalmato sui bilanci dei prossimi trent’anni che ammonta a 6,286 miliardi Euro. Con questo ulteriore deficit la Regione rischia seriamente la crisi e se non verrà ripianato nella prossima finanziaria si avvicina lo spettro del default.
Negli scorsi giorni il Presidente Nello Musumeci aveva lanciato l’allarme dicendo che le casse regionali sono vuote e ricche di debiti, da lui addebitati ai precedenti governi, e aveva chiesto al presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè di bloccare le nuove spese previste dal collegato alla finanziaria per mancanza di coperture finanziare a causa dell’ulteriore ammanco che si è verificato quest’anno che ha prodotto un ulteriore deficit di 1 miliardo di Euro, sul debito già previsto e coperto.
Nel frattempo, si attende il pronunciamento della Corte dei Conti, che dovrebbe arrivare entro metà ottobre con cui si sta analizzando il rendiconto dello scorso anno, ma il governo regionale per il tramite degli uffici dell’Assessorato all’Economia sta valutando misure drastiche per rientrare del pesante deficit e si teme il blocco della spesa corrente se il provvedimento della Corte dei Conti dovesse certificare il maggiore disavanzo.
Per la prossima finanziaria, che dovrà necessariamente prevedere forme di rientro della spesa, si prevedono tagli e sforbiciate un po dovunque con possibili aumenti anche nell’addizionale Irpef, dell’aliquota Irap per le imprese e delle imposte su concessioni anche se per ora da parte del governo è arrivata la smentita “Ad oggi è escluso un aumento dell’addizionale Irpef” dice l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, in merito alla prossima manovra di bilancio.
Se la sezioni riunite della Corte dei conti dovesse dare parere positivo alla delibera della commissione paritetica, il governo Musumeci potrà spalmare in dieci anni il maggiore disavanzo pari a circa 1 miliardo di euro. La commissione, infatti, ha dato l’ok alla spalmatura decennale e ha trasmesso la delibera alla Corte per il parere e si spera cosi di scongiurare il pericolo default.
Di certo c’è che continua l’allarme sui conti pubblici con nessuna possibilità di nuove spese, in quanto prive della necessaria copertura finanziaria e teatri, associazioni anti-racket, enti e fondazioni che non riceveranno i fondi che aspettavano quest’anno e anche quelli per l’anno prossimo sono a rischio, in quanto non ci sono certezze al momento in vista dei tagli che saranno necessari per azzerare il deficit.
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