Lo scorso 28 giugno ed in seguito ad unโoperazione della DIGOS denominata โUniversitร banditaโ si indaga su 27 concorsi truccati: lo scandalo, che ha coinvolto sempre piรน docenti, ha condotto alla sospensione e alle dimissioni dellโormai ex rettore Francesco Basile. Per sapere chi sostituirร questโultimo bisognerร attendere le prossime votazioni, indette per il 23 agosto 2019. Nel frattempo, venerdรฌ 2 agosto allโinterno dell’auditorium โGiancarlo De Carloโ i cinque candidati hanno incontrato gli studenti, fulcro di una comunitร accademica.
Prof. Francesco Priolo
โGrazie per essere qui presenti ad ascoltarci in questo 2 agosto: รจย segno dell’attaccamento alla vostra universitร – esordisce cosรฌ il primo candidato, Francesco Priolo -. Innanzitutto credo che vi dobbiamo delle scuse in quanto, indipendentemente dalle indagini della magistratura che accerteranno eventuali responsabilitร , la credibilitร della vostra universitร รจ stata pesantemente messa in discussione. Il segno che dobbiamo nei vostri confronti รจ un netto cambio di rotta verso trasparenza e meritocrazia. Ed io ho dedicato la mia vita al meritoโ.
Il candidato, ordinario di Fisica della Materia del dipartimento di Fisica e Astronomia dellโUniversitร di Catania, sceglie di aprire il suo intervento facendo riferimento ad un grave problema. “Bisogna agire subito perchรฉ non possiamo permetterci che tanti studenti decidano di andare presso le universitร del Nord: se questo accadesse, fra ventโanni, la Sicilia avrร un substrato socio-culturale diverso perchรฉ le forze migliori se ne saranno andate – continua Priolo .- ร una responsabilitร che abbiamo in primo luogo noi docenti ma anche voi dovreste aiutarci”.ย
Priolo sceglie di porre al centro del suo programma il concetto di trasparenza, puntando dunque, ad istituire un osservatorioย con grandi personalitร di altissimo valore etico esterne allโAteneo ma che conoscano la vita dellโuniversitร : questo certificherร ย che tutte leย procedure siano legittime o, se cosรฌ non fosse, provvederร a modificarle.
“Lโuniversitร che vorrei รจ quella in cui tutte le componenti partecipano e discutono ed in cui ci sia un bilanciamento dei poteri: non sarร il rettore a scegliere i membri del Consiglio di amministrazione ma si attuerร un meccanismo diverso con un ultimo step elettivo capace di creare un reale organo terzoย – promette ancora Priolo.- Si pensa, dunque, ad una commissione che possa modificare lo statuto verso una maggiore democraticitร , partecipazione e bilanciamento. Inoltre e ove possibile, farรฒ di tutto perchรฉ non ci siano aumenti delle tasse.ย L’Ateneo รจ degli studenti e, nonostante il momento sia difficile, non รจ giusto che siano questi a dover pagare”.
Infine, se dovesse riuscire a ricoprire la prestigiosa carica di rettore, Francesco Priolo si impegnerebbe a garantire maggiori servizi agli studenti, aggiornare le pagine web dell’Universitร degli Studi di Catania eย dei diversi dipartimenti, oltre che ad essere presente ad ogni riunione della Consulta ed a riservare il posto vacante del Senato accademico ai rappresentanti dei dottorati e specializzanti,ย affinchรฉ anche queste componenti possano aver voce.
Prof. Salvatore Barbagallo
Segue l’intervento di Salvatore Barbagallo, ordinario di Idraulica agraria e sistemazioni idraulico-forestali del dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dellโUniversitร di Catania, che ha scelto di candidarsi dopo aver presieduto il Nucleo di valutazione dellโAteneo.
“Grazie a questa esperienza – spiega Barbagallo – ho avuto la possibilitร di conoscere meglio molti dipartimenti, visitare le struttureย ed analizzare punti di forza e debolezza di numerosi corsi di laurea”.
Il secondo candidato ha avuto modo di analizzare i dati delle iscrizioni al nostro Ateneo, drasticamente ridotti negli ultimi anni,ย edย impiega i minuti del suo intervento per analizzare le ragioni che spingerebbero i siciliani ad iscriversi presso universitร del Nord.
“Spesso si va via perchรฉ alcuni dei nostri Corsi di laurea non sono altamente professionali o non danno prospettiva – sostiene il prof.Barbagallo. – Per tale ragione, รจ necessario che questi siano soggetti a una verifica continua per adeguare i contenuti formativi alle esigenze del mercato del lavoro. Dobbiamo collegarci agli enti e alle industrie capaci di dare sviluppo ed uscire dal territorio regionale per congiungerci a quello nazionale e internazionale”.
Tra i punti del suo programma, cita la risoluzione di problematiche relative alle sedi decentrate, qualiย quelle di Siracusa e Ragusa affinchรฉ anche tali universitari possano usufruire dei medesimi servizi riservati a chi studia in un edificio del capoluogo etneo.
Il futuro rettore, secondo Barbagallo, dovrร ย tentare di restituireย una buona immagine allโUniversitร degli Studi di Catania, diversa da quella offerta recentemente allโopinione pubblica: per farlo, si penserebbe non solo ad un aiuto economico riservato gli studenti piรน bisognosi (sollecitando l’Ersu al fine di ottenere maggiori risorse finanziarie) ma anche a cambiamenti assai piรน ambiziosi e radicali, come una modifica degli indicatori nazionali per la ripartizione del fondo di finanziamento ordinario che penalizzano fortemente le regioni meridionali.
“Certamente la societร della cultura trova il suo centro nei nostri studenti – conclude Salvatore Barbagallo -. Il nostro impegno dovrร essere quello di fornire loro occasioni sempre concrete e variegate di crescita culturale e professionale in linea con le loro aspettative e aspirazioni e ai cambiamenti del mercato del lavoro. Dobbiamo essere in grado di leggere non solo i bisogni ma anche i sogni degli studenti”.
Prof. Agatino Cariola
“Lโuniversitร ha tre missioni: la didattica, la ricerca e il rapporto con il territorio. A queste partecipano fin da subito gli studenti – inizia cosรฌ l’intervento del candidato e prof. Cariola -. Le lezioni universitarie non sono mai unidirezionali ma sempre partecipate e vissute in dialogo. LโUniversitร deve rimanere la sede del patto tra le generazioni diverse e ciรฒ costringe ogni anno i professori a rinnovarsi.ย ย
Noi docenti avvertiamo allโinterno delle nostre aule la tensione verso unโuniversitร che sia sede di libertร e occasione di trasformazione sociale. Non possiamo accettare che ci siano Universitร di serie A ed altre di serie B e che Catania rimanga in C, senza alcuna possibilitร di risalita. Ciรฒ richiede un impegno politico e una lotta contro la distanza tra Nord e Sud e la marginalizzazione dellโuniversitร pubblica.”
Tre le parole-chiaveย del programma stilato dall’ordinario di Diritto costituzionale nel dipartimento di Giurisprudenza dellโUniversitร di Catania: “internazionalizzazione”, “democrazia” e “servizi”.
“In primo luogo, dobbiamo investire in democrazia – sostiene il terzo candidato in ordine di intervento-,ย ridefinendo insieme regole condivise. Va, per esempio, ripensata la rappresentanza degli studenti all’interno degli organi dellโAteneo. Dal prossimo 3 settembre, lโUniversitร di Catania dovrร essere una scuola di democrazia per i liceali che stanno pensando se iscriversi a Catania o altrove.
Il Censis, inoltre, ci ha collocato al penultimo posto per servizi offerti agli studenti: bisognerร , dunque migliorare tale aspetto e investire suย borse di studioย e premi di laurea che non hanno solo la funzione di aiutare ma di valorizzare il merito e innescare dei meccanismi competitivi. Noi scontiamo laย mancanza di servizi perchรฉ introduciamo meccanismi di ritardi, indecisioni, disfunzioni e vicende che passano sopra la nostra testa e in nome delle quali non siamo protagonisti.
Io immagino un’universitร che non sia destinata perennemente a mettere toppe sui problemi edย affrontare emergenze ma che sia protagonista – termina Cariola – : a questo puรฒ giungere soltantoย un rettore fortemente legittimato dallโintero sistema universitario catanese attraverso procedute democratiche, consenso e risultati.”
Prof. Vittorio Calabrese
L’intervento di Vittorio Calabrese, , ordinario di Biochimica clinica e Biologia molecolare clinica del dipartimento di Scienze biomediche e biotecnologiche dell’Universitร di Catania, ruota tutto intorno alla figura dello studente.
“La veritร รจ che stiamo attraversandoย un momento difficile e, in tali casi, รจ lโelemento piรน debole, quello che ha ancora davanti una prospettiva di consolidamento, a soffrire di piรน – si rivolge con queste parole al pubblico,ย il prof. Calabrese -. Tuttavia, lโuniversitร non puรฒ operare perdendo di vista lโaspetto fondamentale, ovvero il benessere dello studente. Voi siete lโessenza che legittima qualunque nostro impegno. Siete la chiave che apre un vecchio lucchetto e che permette di operare il rilancio e restituire credibilitร , visibilitร e onore al nostro Ateneo. Il vostro silenzio, piรน eloquente di qualsiasi protesta, ci comunica la necessitร di un profondo cambiamento eย io so che gli studenti dellโUniversitร di Catania hanno in sรฉ le risorse per generarlo.”
Per garantire il pieno benessere degli iscritti, Calabrese ha pensato ad alcune convenzioni con i centri sportivi, aperture di biblioteche digitali e parcheggi per tutto il sistema universitario, senza dimenticare la creazione di ย campus, lโistituzione di un servizio navetta domenicale ed il riconoscimento giuridico delle figure nelle aziende: tutti punti che, secondo il candidato, renderebbero il suo programma un programma di sviluppo e rilancio, volto a rendere la nostra universitร competitiva al pari di altre. Inoltre, il candidato in questione sognerebbe di offrire pari opportunitร e diritti a tutti gli studenti universitari.
โUn ateneo orientato al futuro deve essere capace di imprimere iniziative che comprendono lโinclusione degli studenti diversamente abili affinchรฉ possano trovare adeguata soluzione e motivazione nella loro attivitร quotidiana di studio e convivenza. -continua il candidato-. La tutela del diritto allo studio si esprime anche attraverso interventi che assicurano azioni e iniziative volte ad eliminare discriminazione o esclusione derivanti dalle disabilitร . Si desidera istituire, inoltre,ย una commissione dโateneo per lโinclusione degli studenti con disturbi dellโapprendimento e dare corpo alla ‘carriera alias’ per gli studenti in procinto di cambiare sesso. Affinchรฉ anche a Catania ci sia una linea di sensibilitร che rappresenta unโapertura mentale.”
Infine, di fronte alla rapida evoluzione del mercato del lavoro ed alla richiesta di nuove figure dotate diย competenze sempre piรน specifiche in aree tematiche dโavanguardia ma con carattere multidisciplinare, il professore Calabrese sogna unaย didattica rinnovata,ย un’ offerta formativa capace di attrarre gli stranieri e piรน esperienze per stimolareย lo studente italiano ad andare allโestero.
Il prof. Roberto Purrello
โIo auspico che i miei colleghi escano completamente pulitiย da questa situazione ma, ove mai non fosse cosรฌ, dobbiamo rigettare il metodo da loro ipotizzato – esordisce Purrello, facendo riferimento allo scandalo che ha coinvolto l’Universitร -. Non possiamo pensare, tuttavia, che lโintero sistema catanese sia coinvolto in tale scandalo ma, al contrario, servirร capire eventuali problemi della Legge. Non avere fiducia nellโUniversitร di Catania significa uccidere un territorio ed il futuro vostro e delle successive generazioni. Dobbiamo credere che sia possibile ripartire e che siate proprio voi studenti il centro del sistema: dovete essere propositivi in quanto cultura e prossima generazione leader della Sicilia e dellโItalia.โ
In quanto future guide dellโuniversitร , il candidato crede sia necessario informare gli studenti con seminari utili a comprendere la struttura del sistema universitario e attraverso i quali si discuta, per esempio, sulla Legge Gelmini. Sottolinea successivamenteย il fatto che lโuniversitร , in quanto mezzo di contaminazione culturale senza barriere, possa rivestire un ruolo fondamentale per il territorio.
โNoi vogliamo un Ateneo con respiro europeo al centro del Mediterraneo, area estremamente interessante – continua l’ordinario di Chimica del dipartimento di Scienze chimiche dellโUniversitร di Catania -. Noi puntiamo, dunque, a creare un Ateneo aperto 12 mesi lโanno con dibattiti e partecipazione di tutta la cittร : da qui lโidea del Campus del Presidio Ospedaliero Vittorio Emanuele. In sei anni non compiremo miracoli perchรฉ i cambiamenti reali sono lenti e riguardano le mentalitร prima di tutto il resto– precisa Purrello.- Se posso lamentarmi di un aspetto con voi, questo riguarda lโOpis: se voi non dite cosa va male io non posso intervenire.ย Quando vi recate negli uffici, poi, รจ giusto che troviate personale tecnico-amministrativo che vi consideri, sorrida, voglia bene. Anche a questo mi riferisco quando parlo di โdidattica del benessere.โ
Purrello propone di riformare alcuni corsi di studio eccessivamente pesanti ed a dare maggior alito alla ricerca che, seppur a lungo andare, riguardaย i giovani e permette loro di ottenere indipendenza. A suo parere, bisognerร ancheย spostareย le date delle votazioni dei Consigli di Dipartimento e Consigli di Laurea, tenutesi in un momento in cui ancora le iscrizioni sono aperte, e permettere una piรน duraturaย e sicura apertura delle biblioteche. E non รจ finita qui.
โAnche i dottoranti e gli specializzandi devono trovar posto allโinterno del Senato Accademico – conclude il prof Roberto Purrello. – La rappresentativitร รจ fondamentale perchรฉ, per quanto io possa essere giovanile, non sono un giovane e non posso capire a pieno quel che pensiate sia importante. Dovete comunicarmelo voi.โ