Da quando la misura del Reddito di Cittadinanza è entrata in vigore, la caccia ai “furbetti” è entrata nel vivo sia dalla parte degli enti preposti che da quella del giornalismo d’inchiesta. E talvolta chi si trova in prima linea ne fa le spese.
È successo a Ismaele La Vardera e un operatore de “Le Iene”. I due si trovavano a Palermo per un servizio sulle persone che percepiscono il RdC pur non avendo i requisiti. A darne la notizia è stata la pagina Facebook del programma Mediaset, che racconta l’accaduto agli spettatori.
“Ismaele La Vardera e un operatore de Le Iene, al lavoro per un servizio a Palermo, che vedremo nella prossima stagione su Italia1 sono stati aggrediti prima verbalmente, poi fisicamente, tanto da finire in ospedale -. Si legge dal comunicato del programma. – Il motivo: stavano indagando sul reddito di cittadinanza e sui furbetti che ne usufruiscono pur non avendone i requisiti“.
La parola passa a La Vardera, che aggiunge: “Stavamo intervistando uno di questi furbetti che pur lavorando percepisce il reddito di cittadinanza. A un certo punto ha iniziato a inveire contro il cameraman, poi ha fatto altrettanto nei miei confronti“.
Secondo quanto riportato da Le Iene, l’intervistato avrebbe strappato il microfono dalle mani di La Vardera e avrebbe iniziato a picchiare in testa l’operatore, che è stato prontamente portato in ospedale dove gli è stato riscontrato un trauma cranico con 5 giorni di prognosi. Ma l’aggressione non si è fermata qui: ai colpi in testa si sono aggiunti anche schiaffi e pugni rivolti alla Iena, che fortunatamente non ha riportato gravi conseguenze.
“Non è bello dover lavorare e sapere che qualcuno può perdere la pazienza e finire alle mani -, continua La Vardera. – Mi sento di ringraziare le forze dell’ordine che sono intervenute in maniera esemplare. Il mio ringraziamento va al Prefetto per la solidarietà espressa“.
Le Iene ricordano come Ismaele La Vardera sia già stato aggredito durante il suo lavoro a Palermo, come quando ad aprile lui e l’autore e operatore Massimo Cappello si trovavano nella città per indagare sulla morte di un 25enne palermitano ucciso nel 2015 davanti alla discoteca Goa nel quartiere Zen.
Ma La Vardera resta profondamente legato alla Palermo che ha raccontato nel suo film “Italian politics for dummies” in cui, attraverso la propria candidatura a sindaco, ha avuto modo di denunciare gli “accordi inconfessabili della politica, anche con la mafia”.
“A Ismaele e al nostro operatore – proseguono Le Iene – vanno un abbraccio grandissimo, certi che continueranno a lavorare con la passione di sempre senza farsi intimidire. Forza ragazzi!“.
Credit video: https://twitter.com/vardera_la