Il loro nome deriva da Delta, la terza stella più luminosa nella costellazione dell’Acquario, che ne è il radiante, cioè il punto di provenienza. Le Delta Acquaridi sono uno sciame meteorico la cui origine è ancora incerta: alcuni ritengono che sia composto dai residui della Cometa 96P Macholz, così chiamata da Donald Machholz, ma non si hanno certezze al riguardo e la comunità scientifica è aperta anche ad altre teorie.
Le Delta Acquaridi hanno due componenti: le Sud Delta Acquaridi e le Nord Delta Acquaridi. In questi ultimi giorni di luglio, è previsto il picco di visibilità delle prime. Oltre al passaggio di un numero maggiore in questo periodo dell’anno di Sud Delta, che è la componente più attiva, l’osservazione delle stelle cadenti sarà facilitato anche dall’assenza quasi totale della luna, che sarà proprio in questi giorni in fase calante, per poi raggiungere il novilunio tra l’1 e il 2 agosto.
Come fare per trovarle? Occorre guardare in direzione del radiante, cioè la Costellazione dell’Acquario. Anche se il picco è a fine luglio, la durata delle Delta Aquaridi copre il periodo che va dal 14 luglio al 18 agosto, quindi sarà possibile osservarle anche in seguito. La caratteristica principale di queste meteore è il loro colore giallastro.
Secondo le previsioni (e magari con un po’ di fortuna), sarà possibile vedere anche un massimo di 20 meteore ogni ora. La componente settentrionale delle Acquaridi, leNord Delta Acquaridi, invece, sarà più attiva dal 15 luglio al 25 agosto, con un picco l’8 agosto.
Ma non saranno solo le Acquaridi a tenerci col naso all’insù nei prossimi giorni: in arrivo anche le Alpha Capricornidi, le stelle cadenti attive nelle prime due settimane di agosto, e le Perseidi o Lacrime di San Lorenzo, in realtà una pioggia di meteore che ogni anno toccano la nostra atmosfera nelle notti tra il 12 e il 13.