A tre giorni dalla pubblicazione delle date dell’elezione per il nuovo rettore, il Movimento 5 Stelle di Catania mette in discussione la decisione del decano dell’Università di Catania, prof. Vincenzo di Cataldo.
La via proposta dal M5S Catania è quello del commissariamento dell’Ateneo (nonostante la posizione opposta del vice-ministro del Miur, Lorenzo Fioramonti, esponente M5S): “Commissariare l’Università di Catania è l’unica scelta che può scardinare il sistema di potere che ha gestito larghe fette di ‘sapere’, cattedre e concorsi con criteri familistici, come raccontano le carte dell’inchiesta della Procura etnea ‘Università Bandita’“.
“Dopo le dimissioni del rettore Francesco Basile – continua il M5S -, il decano Vincenzo Di Cataldo ha immediatamente convocato il Senato Accademico per indire, in pieno agosto, nuove elezioni. Scelta che implicherebbe di votare in un periodo dell’anno estremamente infelice, e che – Statuto e Regolamenti d’Ateneo alla mano – lascia molti dubbi di legittimità. L’Ateneo catanese si trova in una situazione a dir poco insolita, senza precedenti, con un intero vertice accademico azzerato dalla Procura e, a nostro giudizio, soltanto l’intervento di un commissario esterno può garantire imparzialità e trasparenza“.
“Il nostro storico e glorioso Ateneo deve ritrovare decoro e credibilità: chiediamo al ministro Bussetti e al viceministro Fioramonti di spingere perché il governo emani un decreto legge d’urgenza che consenta il commissariamento, soluzione già patentata giorni fa da diversi esponenti del M5s. Chiediamo un taglio netto con il passato, e ciò sarà possibile solo voltando definitivamente pagina, ed affidando ad un commissario super partes la gestione di questo delicato momento di svolta. Ci appelliamo al premier Conte – conclude –, a cui la deputazione catanese del M5s ha già chiesto un incontro, affinché dia il suo basilare contributo per risolvere il ‘Caso Catania’“.
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