I parcheggiatori abusivi sono una piaga che la città di Catania si trascina da tempo immemore. Nessuna delle amministrazioni succedutesi negli anni, malgrado degli sforzi sempre al di sotto del necessario, è riuscita a porre un serio argine a una specificità tutta catanese, che stupisce turisti e rovina l’immagine di un intero territorio.
È bastato pubblicare la lettera di un lettore, costretto a pagare sia il ticket del parcheggio di piazza Alcalà, sia l’immancabile abusivo, perché si scatenassero i commenti dei catanesi. Come una ferita aperta che stenta a cicatrizzarsi, si è fatta l’abitudine a questo continuo fastidio di sottofondo, salvo avvertirlo con più acutezza ogni qualvolta la situazione viene riportata alla ribalta da un nuovo caso.
Le estorsioni dei parcheggiatori
Tra i commenti indignati per la situazione, oltre a manifestare solidarietà si leggono proposte e racconti di ulteriori disavventure coi posteggiatori, che, in alcuni casi, hanno del paradossale. “Non si possono più tollerare – commenta una ragazza in proposito –. Ieri uno di loro non si accontentava di 1 euro, ne chiedeva 2 perché domenica. Un giorno, dopo essere riusciti a trovare un posto senza strisce blu, si presenta una, proveniente da un camion di panini, che ci segue dicendo: ‘Prego, prego’, l’abbiamo guardata senza capire cosa volesse da noi e lei: ‘Lascia qualcosa!’. Non capisco come in massa ci si possa far sopraffare dalla mafia. Chi potrebbe eliminarli dalla strada non fa nulla perché per loro è più comodo così”.
Le testimonianze sono varie. Sull’esempio di chi ha denunciato la situazione, sono in tanti a descrivere e indicare le zone dove gli è capitato di trovarsi di fronte a degli estorsori, con situazioni che avvengono anche al di fuori del capoluogo etneo. “Qualche settimana fa, domenica mattina, parcheggio di Acitrezza. Metà parcheggio gestito da persone autorizzate, altra metà da rom che vivono stabilmente in una roulotte davanti ai Faraglioni. Paese pieno di turisti per una sorta di festa con bancarelle. Nessun vigile, nessun poliziotto. Ecco, questo lo trovo vergognoso”, conclude un lettore. Lungomare, viale Alcide de Gasperi, piazza Europa, piazza Manganelli, San Placido, via Gambino, vengono snocciolate come altre zone in cui c’è presenza massiccia di posteggiatori, ma ci sarebbe l’imbarazzo della scelta.
Fioccano anche i commenti indignati, tra chi si chiede che fine abbiano fatto le forze dell’ordine e chi non usa mezzi termini per classificare i posteggiatori. “Parassiti della società”, “Gente poco raccomandabile”, “Estorsori”, sono le parole che si leggono più di frequente. “Alle spalle della villa Bellini – aggiunge una lettrice – da via Etnea i posteggiatori abusivi si apprestano a portarti il biglietto delle strisce blu chiedendoti i soldi”. Una gentilezza di cui probabilmente l’autista medio farebbe volentieri a meno.
I catanesi tra fiducia e disincanto nelle istituzioni
Non mancano le proposte, a partire da chi propone di iniziare una petizione dal basso per farla arrivare ai palazzi del potere. “Ci vorrebbe un luogo, anche virtuale, dove poter raccogliere consensi e scrivere una bella lettera al sindaco, che in campagna elettorale sembrava tanto volenteroso di migliorare la città. Dovrebbe quindi accogliere la richiesta a braccia aperte se siamo in tanti a farci sentire”, scrive un cittadino che ripone le speranze nell’azione della giunta comunale.
D’altro canto, però, c’è chi nella giunta e nelle forze dell’ordine non nutre più tanta fiducia. Alcuni taggano anche il sindaco Salvo Pogliese e l’assessore Alessandro Porto, chiedendo di intervenire sulla situazione. Sintomo di una città in attesa di risposte, in cui la sfiducia nelle istituzioni cresce corrispettivamente al progressivo dilagare di una situazione di cui tutti hanno le tasche piene. Non è un caso, forse, che tra i commenti più in risalto, ci sia quello di un utente che nutre dubbi persino sull’integrità dei rappresentanti istituzionali. “In una città dove già i politici sono mafiosi cosa ci lamentiamo che ce ne sono pure nei parcheggi ‘sicuri’? È solo una vergogna questa città, spendono fiumi di denaro in feste popolari ma non hanno la benzina per gli autobus, incompetenti che non sono altro”, chiude.