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Etna Comics 2019, Lacuna Coil: “Il metal va bene e gode di ottima salute”

Quando si parla di musica metal non si può negare la sua connessione profonda con il mondo dei videogames. Non si può sperare in una scena epica senza il giusto accompagnamento, e a confermarlo alla stampa sono i Lacuna Coil nella nona edizione di Etna Comics.

Pochi gruppi italiani hanno raggiunto all’estero il livello di notorietà dei Lacuna Coil, gruppo metal formatosi a Milano nei primi anni ’90. Sonorità goth metal che in seguito hanno seguito la strada dell’alternative, sono riusciti a ritagliarsi uno spazio laddove altri gruppi del genere hanno fallito anche grazie a un’azzeccatissima cover di Enjoy the Silence.

A Catania sono atterrati nella seconda giornata di Etna Comics, con sosta obbligatoria pre-conferenza in un ristorante della città – come hanno ammesso – per abbuffarsi di cozze, pasta alla Norma e arancini. Cristina Scabbia e Andrea Ferro, rispettivamente voce femminile e maschile, e Marco Coti Zelati, bassista e fondatore del gruppo, hanno raccontato alla stampa il loro rapporto con il mondo nerd.

Fama internazionale e dispiaceri italiani

Non è un segreto che molte radio in Italia spingano più sulla musica leggera che sul metal. Il risultato è che moltissimi gruppi validi vengono tagliati fuori dalle programmazioni radiofoniche nazionali, Lacuna Coil compresi. Ma è a livello internazionale che hanno conquistato una fama non indifferente.

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A noi farebbe piacere anche che ci fossero molti più gruppi che sono o saranno al nostro livello. – Ha spiegato Cristina Scabbia ai microfoni di LiveUnict. – Noi ormai sono più di vent’anni che facciamo questo lavoro e l’abbiamo sempre fatto con amore e passione e anche cercando un po’ di fare da apripista alle generazioni successive, quindi siamo felici di fare i portabandiera del nostro genere musicale, del metal in tutto il mondo, grazie.

Speriamo che presto ci saranno altri gruppi, come i Flashgod Apocalypse, ad esempio, di Perugia, che iniziano a girare il mondo. Pure in America, e fanno tour in Asia. – Ha aggiunto Ferro. – Quindi speriamo che ci siano in futuro delle ulteriori band come i Lacuna Coil che potranno seguire un po’ quello che abbiamo fatto noi e magari farlo ad un livello superiore.”

I problemi riscontrati in Italia, purtroppo, non li hanno visti all’estero dove la musica rock ricopre un ruolo importantissimo soprattutto nel mercato. “In Italia è anche una questione culturale, – ha continuato Scabbia, – qua è sempre andata più la musica cantata in italiano, quindi cantautorato italiano, grandi artisti del pop e adesso questa nuova ondata di trap, di rap cantato in italiano per i super giovani però è sempre stato un po’ così insomma. Per noi è un po’ diverso perché noi viaggiando tanto vediamo tutti i tipi di realtà, molte persone che non hanno l’occasione di uscire dall’Italia vedono questo, assorbono questo, a volte tendono ad ascoltare solo e solamente quello che gli viene proposto dai media. È così.

Ma all’estero molti gruppi italiani che in casa passano in secondo piano sono accolti a braccia aperte. È il caso del prog rock italiano, come spiega Coti Zelati. Si tratta di un genere che viene collocato in un periodo storico specifico, come nel  caso di PFM e Banco del Mutuo Soccorso che nei movimenti studenteschi affondano le radici, secondo Ferro. Musica difficilmente fruibile dalla massa ma che trova ancora il proprio spazio nel mondo.

Il metallaro dell’epoca digitale

Molti metallari sono videogiocatori e amanti dei fumetti, di fantascienza o fantasy – e i Lacuna Coil lo sanno benissimo, avendo negli anni frequentato innumerevoli manifestazioni simili all’Etna Comics. “Abbiamo sempre tratto ispirazione dal mondo dei fumetti. – precisa Ferro. – Sono tutte cose che ci hanno influenzato a livello visivo e a livello musicale, sono fonte di ispirazione, quindi è un mondo che ci appartiene totalmente, ma penso un po’ tutti i gruppi metal che sono comunque molto legati o al fantasy o all’aspetto più moderno ma comunque sempre, è impossibile non trarre ispirazione da questo mondo, penso che tutti i musicisti.

Alcune loro canzoni fanno parte delle colonne sonore di videogiochi o da essi hanno preso il nome. I tre sono sempre stati giocatori, ridono e scherzano quando ripensano alla nascita delle prime console per il gaming e a tutte quelle che hanno acquistato per tenersi al passo con i loro titoli preferiti. E continuano a difendere a spada tratta la superiorità del rock e del metal come colonne sonore. Sia mai che una scena d’azione venga accompagnata da musica trap!

L’apertura a un genere non mainstream

Sebbene le radio italiane risultino ancora restie ad abbracciare il genere, un primo passo è stato fatto quando Scabbia è stata invitata a prendere parte a una trasmissione televisiva. “Mi viene anche da portare come esempio il fatto di essere stata invitata come coach in un programma serale su Rai 2 come The Voice per esempio – dice Scabbia. – Qualche anno fa non si sarebbe mai immaginata una cosa del genere, comunque: un esponente della musica metal come coach in un programma in prima serata. Quindi comunque i passi in avanti sono stati fatti in un genere musicale, che può piacere o non piacere come milioni di altri genere musicali ma il metal esiste, è un dato di fatto e va bene e gode di ottima salute.”

A proposito dell'autore

Silvia Di Mauro

Studentessa di lingue, ha fatto della scrittura la sua raison d'être. Dalle recensioni di libri, serie TV e film alla pubblicazione di un libro con lo pseudonimo di Christine Amberpit, si dedica anche alla sceneggiatura e produzione di serie per il web, corti, video musicali e pubblicità.