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Terremoto di Santo Stefano nel catanese: la situazione sui lavori di riparazione

Il sisma dello scorso 26 dicembre ha causato danni a cui bisogna rimediare: per tale motivo, gli uffici stanno lavorando incessantemente. Ecco il bilancio degli interventi fatti e degli obiettivi ancora da raggiungere.

A cinque mesi dal violento sisma che ha devastato alcuni centri della provincia di Catania, il sindaco di Zafferana Etnea, Salvatore Russo, assieme ad alcuni ingegneri traccia un bilancio degli interventi già compiuti dagli uffici  e delle operazioni ancora da svolgere.

In particolare, l’Ufficio sisma è costituito da una serie di ingegneri determinati nel disbrigo di pratiche urgenti: si controlla, per esempio, per quali edifici pericolanti sia necessario procedere con interventi di ripristino e messa in sicurezza.  Lo scopo sarebbe quello di garantire nel più breve tempo possibile la riapertura totale della Via Vittorio Emanuele a Fleri ma per realizzare ciò dovrebbe risultare necessaria anche la demolizione di alcuni abitati.

Mentre si inviano le relative richieste al Cor, si attende che il decreto divenga legge e avvenga la nomina di un commissario pronto a guidare la ricostruzione.

Secondo quanto dichiarato dagli ingegneri a “La Sicilia”,  inoltre, sarebbero ancora ben 185 le persone che, in seguito alla notte di Santo Stefano,  sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni per trasferirsi in strutture alberghiere che presto dovranno lasciare.  Infine, si rende noto che sono state presentate fino ad ora 458 richieste di Cas ma, di queste, solo 362 sono state accettate.

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