Catania

Catania, turismo a dura prova: “Siti chiusi e turisti in fuga dalla città”

Siti chiusi e che i turisti possono vedere solo dall'esterno: è quello che fa notare il comitato Romolo Murri. Ecco le soluzioni proposte dal comitato.

Città ricca di storia, cultura e bellezza naturale, il tutto accompagnato dal calore che solo i cittadini etnei sanno dare: Catania è stata sempre una delle città più visitate ed amate dai turisti. Ma, se da una parte i cittadini possono vantarsi di un “gioiello” sulla costa ionica, ci sono alcune anomalie proprio sul settore del turismo.

A farlo notare è il presidente del comitato cittadino “Romolo Murri”, Vincenzo Parisi. Infatti, il comitato denuncia la presenza di alcuni siti chiusi di Catania che hanno sempre attirato i turisti.

Visitatori che ammirano l’anfiteatro romano di piazza Stesicoro dall’alto perché uno dei principali simboli della città resta chiuso al pubblico – fa notare il comitato –. Parliamo di una scena che coinvolge molti altri siti di Catania e che non fanno altro che danneggiare ulteriormente il turismo:  una delle principali voci del bilancio cittadino con perdite enormi, in termini economici e di immagine, per il capoluogo etneo“.

Si tratta comunque – continua – di luoghi spesso di competenza della Regione e già in passato Palazzo degli Elefanti aveva gettato le basi per creare una collaborazione affinché questi siti potessero essere adeguatamente valorizzati“.

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Per far fronte a tali problemi, il comitato ha avanzato delle proposte per trovare delle soluzioni e rilanciare una nuova stagione per il turismo: “Occorre, infatti, attivare il processo di sviluppo per rendere il capoluogo etneo ancor più appetibile agli occhi di visitatori di tutto il mondo. Molte città italiane, pur non avendo il nostro patrimonio e le nostre bellezze, riescono meglio a valorizzarsi. Ecco – continua il comitato – perché la tassa di soggiorno può dare quel rilancio definitivo in tal senso alla nostra Catania. Parliamo di denaro che non proviene dalle tasche dei cittadini ma dai visitatori che ogni giorno utilizzano le strutture ricettive del capoluogo etneo“.

I soldi provenienti dalla tassa di soggiorno – rinnovata a gennaio di quest’anno – dovranno essere utilizzati, secondo la proposta del comitato, per l’assunzione e il pagamento degli straordinari. “Centinaia di migliaia di euro – fa notare il presidente Parisi – da impiegare per l’assunzione e il pagamento degli straordinari ai custodi e alle guide turistiche, oltre all’incremento di molte altre  iniziative legate all’aumento del numero di visitatori a Catania“.

Oggi manca letteralmente la base, a cominciare dalla gente che dalle navi da crociera sbarcano al Porto e, per raggiungere il Duomo, rischiano la vita nell’attraversare via Dusmet. Per queste ragioni – conclude – il Comitato ‘Rolomo Murri’  propone una programmazione capillare che passi dalla creazione di una cabina di regia con tutti i soggetti interessati. Un indotto di grande valore che ricadrebbe, con effetti benefici, sui nostri commercianti e su tanti giovani che, in questo momento, non trovano sbocco occupazionale“.