Secondo i recenti dati pubblicati dall’Istat, nel 2018 si รจ registrato un notevole peggioramento degli indicatori che definiscono lo stato di salute della societร giovanile siciliana. I dati forniti evidenziano, infatti, una presenza sempre minore tra i banchi di scuola di giovani siciliani e sempre piรน Neetย cioรจ coloro di giovane etร che non studiano e non sono alla ricerca di un impiego.
Un dato preoccupante se consideriamo che la Commissione europea ha inserito il livello di istruzione degli under 24 tra gli aspetti che possono fare la differenza per lo sviluppo economico e sociale di una regione. Primato controcorrente, piuttosto, per la regione Sicilia che se nel 2017 ha registrato un anno positivo nel 2018, la situazione รจ tornata a aggravarsi, lasciando intravedere per lโIsola una strada tutta in salita.
I siciliani di etร compresa tra i 18 e i 24 anni che nel proprio curriculum possono dichiarare di avere conseguito al massimo la licenza media (coloro che hanno abbandonato gli studi) schizzano al 20,9%. Un passo indietro sottolineato da oltre un punto in piรน dellโindicatore preso in considerazione dalla Commissione europea per la cosiddetta Strategia Europa 2020. Stesso discorso per quelli di etร compresa tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano.
La Sicilia occupa stabilmente lโultima posizione e dopo un quinquennio di numeri incoraggianti il trend si inverte: nel 2018, il 38,6 per cento dei giovani siciliani, un punto in piรน rispetto al 2017, rientra tra i Neet. Per avere un termine di paragone, basta citare il dato della Lombardia con meno della metร di ragazzi che hanno smarrito la propria strada: il 15,1 per cento.
La popolazione giovanile sembra sempre piรน scoraggiata che non investe sulla propria crescita culturale e non riesce a possedere strumenti propedeutici utili per l’inserimento al mercato del lavoro che si presenta sempre piรน competitivo in una realtร sempre piรน globale.
Il problema dell’istruzione influenza e determina pure la sfera lavorativa. Anche sul fronte della disoccupazione giovanile la Sicilia riesce a fare un passo indietro. Dopo sette anni lโIsola precipita in fondo alla classifica. Lโultima volta che accadde era il 2010. Dall’anno successivo, all’ultimo posto figurava la Calabria. Il dato รจ imbarazzante: nel 2018, il 53,6 per cento dei siciliani tra i 15 e i 24 anni era in cerca di un lavoro. Il triplo rispetto all’Emilia Romagna che si mantiene al di sotto del 18 per cento e che in cinque anni ha dimezzato il tasso.