Chi puรฒ non conoscere la storia dellโattraente e misterioso Don Giovanni, che con il suo carisma e lโarte della seduzione faceva innamorare tutte le donne di Venezia? Ebbene, anche se meno noto forse, persino il fascino dei nobiluomini nostrani esercitava un certo effetto sulle molte giovani nubili e sulle matrone sposate, che non potevano resistere al richiamo della passione. Ne รจ un particolare esempio la caratteristica leggenda palermitana del Salto del Pezzinga, dove intrighi amorosi, tradimenti e fughe notturne sโintrecciano in una storia piena dโazione.
Nel cuore del centro storico di Palermo, si trova vicolo Lungarini, un tempo denominato proprio โSalto del Pezzingaโ per via della strabiliante impresa che sembrerebbe essersi consumata in quel luogo. E proprio a Palermo nel XV secolo venne a stabilirsi la nobile e ricca famiglia dei Pezzinga, originari di Pisa, che divennero immediatamente una delle dinastie piรน potenti della cittร .
Un particolare esponente di quella famiglia, Don Pietro Pezzinga, pare fosse un cavaliere, oltre che ricco e potente, anche bello e di grande fascino, al punto che le donne non potevano che restare intrappolate dal suo charme, desiderando di essere le destinatarie della sua arte amatoria. Molte erano le dame, infatti, che speravano di finire tra le braccia di quellโattraente uomo e molte quelle che ne diventavano amanti.
A cadere ai suoi piedi fu anche la baronessa di Ganzaria e moglie di Don Sancho Gravina, Camilla Vassallo e Gravina, la quale sโinnamorรฒ perdutamente di Don Pietro. Stregata dal nobiluomo durante la festa di Carnevale nel 1572, in seguito a una lunga resistenza, la dama decise quindi di mettere da parte le sue giuste remore e di cedere a quella passione adultera, intrecciando una tresca con Pezzinga.
Approfittando della momentanea assenza del marito e del suocero, che vegliavano costantemente sui di lei, Camilla Vassallo cominciรฒ a ricevere nelle sue stanze lโamante. Come da copione, tuttavia, una sera, mentre don Pietro, puntuale come sempre, si presentava a palazzo per il suo incontro dโamore, il marito della dama rincasรฒ prima del previsto.
Sentendo i passi del marito farsi sempre piรน vicini, Don Pietro consigliรฒ allโamata di gridare โal ladro!โ, cosรฌ da allontanare da sรฉ ogni possibile sospetto e mantenere intatta la sua reputazione. Il prestante cavaliere si dette, quindi, alla fuga, lanciandosi con un prodigioso salto verso il palazzo di fronte e dileguandosi poi il piรน velocemente possibile attraverso i tetti delle abitazioni.
Cโรจ da dire che i due amanti furono letteralmente baciati dalla fortuna, considerato che lโoscuritร della notte si era fatta talmente densa da favorire la fuga di Pezzinga, che ebbe la possibilitร di allontanarsi senza essere visto e riconosciuto da nessuno.
Da quel momento in poi tutti a Palermo cominciarono a riferirsi a quel particolare vicolo della cittร , appellandolo proprio โSalto del Pezzingaโ per via della prodigiosa impresa compiuta da quel ricco e potente uomo. Solo in seguito la strada fu rinominata via Lungarini, sebbene per la saggezza popolare quella resti sempre la via in cui si consumarono il passionale amore adultero e lโeccezionale volo di Don Pietro.