Catania

Catania come la Silicon Valley: la Stm investe sul carburo di silicio

StMicroelectronics punta al carburo di silicio, puntando a trasformare Catania nella nuova Silicon Valley con nuovi finanziamenti in arrivo entro la fine dell'anno.

Catania come la Silicon Valley. È questo l’obiettivo di StMicroelectronics, che di Catania vuole fare il centro dell’era post-silicio con dispositivi in carburo di silicio (SiC). Si tratta di un materiale più costoso del silicio, con proprietà di trasparenza come il vetro e più duro del diamante.

Il costo eccessivo viene giustificato dalla capacità di gestire il triplo dell’energia della controparte al silicio, con resistenza più alta e dimensioni minori. A parità di voltaggio offre il 90% di resistenza passiva in meno, con meno calore dissipato nell’ambiente. Ciò porterebbe a un aumento dell’efficienza dell’80%.

Ad averne già approfittato è la casa automobilistica Tesla per la sua Model 3, l’auto elettrica più venduta dall’inizio del 2019. I moduli al carburo di silicio di St permettono di aumentare l’autonomia del veicolo del 20% quando applicati per i componenti inverter che convertono l’energia della batteria in forza motrice. Ma non è tutto: le loro dimensioni permettono di montare sulle auto batterie sempre più piccole.

A oggi, St è l’unica azienda di semiconduttori al mondo che produce dispositivi in carburo di silicio in grado di soddisfare gli standard del settore automobilistico.

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L’utilizzo del carbone silicio porta a una spesa aggiuntiva di circa 300 dollari per veicolo, ma ne fa risparmiare circa 2000 in produzione anche per le dimensioni minori della batteria, che ottimizza pesi e spazi, sia per la possibilità di ridimensionare i sistemi di raffreddamento poiché il SiC non ha bisogno di essere raffreddato come il silicio.

Catania si troverebbe al posto di onore nella corsa al mercato mondiale che nel 2025 varrà almeno 3,7 miliardi. Alla città etnea, con i suoi 70 brevetti sul carburo di silicio, infatti sono verranno destinati la maggior parte dei fondi (parte di un investimento del valore di 250 milioni di dollari) entro la fine del 2019.