Dall’inizio dell’anno nuovo gli studenti dell’Università di Catania si sono trovati alle prese con il nuovo portale universitario, il quale sembra creare problemi di diversa natura a studenti e docenti.
Sono infatti varie le lamentele in merito alla nuova piattaforma online: dalle prenotazioni alla convalida degli esami, passando per le procedure relative alla laurea e ai pagamenti delle tasse. Proprio riguardo a quest’ultimo punto, Roberta, una studentessa di Lingue ha deciso di scrivere una lettera a “La Repubblica” per denunciare il problema, riscontrato dopo aver tentato svariate volte di pagare la tassa e con la scadenza alle porte. Di seguito il testo della lettera:
“Ho 25 anni e sono una studentessa all’ultimo anno di laurea magistrale in Lingue e letterature comparate dell’Università di Catania. Fino all’anno scorso il pagamento delle tasse avveniva attraverso bollettnino Mav presso gli sportelli di una determinata banca o dal tabaccaio oppure online. Da quest’anno, accompagnato da un nuovo portale studenti che si blocca continuamente e causa problemi a docenti e studenti, è cambiato il metodo di pagamento delle tasse, utilizzando il portale pagoPA. Sul portale c’è scritto che è possibile pagare negli uffici postali, in banca, al tabaccaio e al supermercato. Mi sono recata nell’ufficio postale del mio paese e mi hanno detto che non erano stati aggiornati a farlo. Stessa cosa in banca. Provo quindi al tabaccaio, dove il pagamento (con bancomat) parte ma si blocca il portale quindi sto aspettando il rimborso da parte del portale. Da lì ho provato diverse volte a casa e in banca e il risultato è che il portale è letteralmente bloccato e fuori servizio. Ora la scadenza del pagamento della tassa è giorno 10 febbraio e non vorrei dover pagare una mora per un errore non mio.”
L’Università di Catania, tuttavia, è venuta incontro agli studenti e si è già messa all’opera per risolvere il problema. L’Ateneo ha infatti deciso di prorogare la scadenza della prima rata al 18 febbraio 2019, per dare modo ai tecnici dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) di risolvere il problema ed evitare indebite more agli studenti catanesi.