Una tradizione tipica del periodo di Sant’Agata, quella delle ‘ntuppatedde è un’apparizione immancabile da molti anni. Sono tutte donne, vestite di bianco e con il viso coperto da un velo, sempre con dei fiori in mano che vengono donati ai passanti.
Si tratta di una tradizione antica che riguardava le donne catanesi, giovani o meno giovani, sposate o nubili, alle quali era permesso di girare sole e indisturbate per la città nei giorni della festa, protette dall’anonimato. Durante queste giornate potevano accettare doni e dolciumi dai passanti senza mai esser viste, e portare allegria e spensieratezza tra la folla. Negli anni si è passati anche ad una versione delle ‘ntuppatedde con pesanti mantelli e grandi cappucci che coprivano i loro visi, ma alla fine del XIX secolo l’usanza non fu più seguita.
Tuttavia negli ultimi anni questa tradizione sta risorgendo ed è sempre più facile vedere le donne vestite di bianco portare la loro luce e felicità in giro per Catania durante le festività agatine. Quest’anno le ‘ntuppatedde faranno la loro apparizione il 3 febbraio dalle 8:00 alle 13:00 ma la tradizione si confonde con l’impegno sociale e la loro comparsa avrà uno scopo specifico: celebrare la libertà di migrazione. Le donne vogliono dimostrare cosa significa “resistere” e quale miglior esempio di Sant’Agata che manifestò resistenza contro la tirannia, nella difesa della sua libertà.
Gli omaggi floreali di quest’anno, i classici garofani rossi simbolo delle ‘ntuppatedde, saranno 1000 e dedicati a chi migra, per necessità, per scoprire il mondo o perchè non ha ancora trovato il suo posto. I 1000 fiori saranno donati a 1000 donne proprio per enfatizzare il forte attaccamento alla femminilità e alla sua capacità di portare nuova vita e resistere, così come fece la stessa Agata.
Sant’Agata e le ‘ntuppatedde: una tradizione che celebra la libertà femminile