Solo una sensibilità di artista poteva rendere giustizia a uno dei pittori più amati nella storia dell’arte. L’americano Julian Schnabel ha scambiato di nuovo il pennello con la macchina da presa per regalarci un ritratto sugli ultimi anni di vita di Vincent Van Gogh, interpretato da un eccellente William Dafoe.
“Sulla soglia dell’eternità” è stato presentato alla critica in occasione della settantacinquesima Mostra d’arte Cinematografica di Venezia, dove è stato proiettato in anteprima mondiale, ricevendo la quasi unanime approvazione. Il regista dichiara di non aver girato una mera biografia del pittore, ma piuttosto un ritratto del complicato rapporto tra un pittore e la sua arte. Van Gogh visse la sua vita al servizio dell’arte, nonostante ai suoi tempi fosse un genio incompreso e deriso dai suoi contemporanei.
L’altro protagonista della pellicola è la campagna provenzale dove il pittore trascorse i suoi ultimi giorni, e soggetto di tantissime opere, una natura rigogliosa al quale si sentiva profondamente legato e che dipingeva con l’occhio dell’anima. Le riprese poi hanno effettivamente avuto luogo in Francia, nei luoghi dove Van Gogh visse.
Il film è in uscita nei cinema italiani questo 3 gennaio, distribuito da Lucky Red, società nota per la distribuzione di film d’autore come quelli di Lars Von Trier, Alejandro Amenàbar e Gus Van Sant. Nel cast, oltre al già citato William Dafoe, vincitore della Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, l’attrice francese Emmanuelle Seigner, Oscar Isaac e Rupert Friend.