La manovra finanziaria per il 2019 è stata firmata ed è già legge: ma cosa cambierà per le università?
È appena stata approvata la manovra finanziaria per il 2019, diventando così legge di Stato. A riguardo, sono diverse le novità nell’ambito universitario come le assunzioni di ricercatori e una scuola Superiore Meridionale.
Prima misura della legge riguarda infatti proprio i ricercatori. Le tanto criticate “cattedre Natta”, legate alla chiamata diretta, saranno infatti liberate e ciò permetterà, con l’apporto di altri fondi appositi, l’assunzione di 1500 nuovi ricercatori di tipo B. Un provvedimento rivolto ai giovani, che potranno inserirsi nel lavoro di ricerca o di insegnamento per poi diventare professori associati, dopo 3 anni.
Inoltre, sono previste ulteriori assunzioni di ricercatori e docenti nelle università più virtuose, con lo sblocco di oltre 440 posti entro il 2020; mentre per i ricercatori a tempo indeterminato si prospetta il passaggio a professore associato.
Un tema molto caldo è quello delle borse di studio, per le quali si prevede un incremento di 10 milioni per il 2019, permettendo a più studenti di ottenere i benefici. Verranno inoltre stanziati 100 milioni in più per le borse di specializzazione medica e per i corsi di medicina generale, soprattutto a fronte della necessità di medici in Italia.
Uno dei punti della nuova legge di bilancio riguarda i fondi ordinari stanziati per le università: si parla di 100 milioni in più all’anno per il Fondo di finanziamento ordinario delle università dal 2020, mentre l’incremento di 40 milioni è già previsto per l’anno nuovo. Il tutto andrà a vantaggio dell’offerta didattica e dei servizi proposti agli studenti.
Novità della quale si è parlato a lungo negli ultimi tempi è la creazione di una Scuola Superiore Meridionale, che sarà istituita in via sperimentale per un triennio fino al 2022 dall’Università degli studi di Napoli “Federico II“. È previsto lo stanziamento di 50 milioni in tre anni e l’assunzione di docenti e ricercatori, mentre verranno organizzati dalla Scuola corsi di dottorato di ricerca, master, ordinari e di laurea magistrale, il tutto in collaborazione con università federate e non.
Riguardo le eccellenze, ci sono novità in arrivo. Nuove risorse per enti di ricerca e eccellenze scientifiche: nello specifico, nel 2019 saranno in arrivo 30 milioni per il CNR, 1 milione alla Fondazione EBRI ogni anno fino al 2021, 10 milioni in più all’anno per il FOE, oltre al finanziamento del fondo per la stabilizzazione della Scuola sperimentale di dottorato internazionale Gran Sasso Science Institute.
Buone notizie anche per i giovani laureati: le imprese saranno infatti incentivate ad assumere i laureati con 110 e lode e dottori di ricerca, o a modificare il contratto per renderlo a tempo pieno, se i giovani sono già assunti a tempo parziale, in modo da favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e contribuire allo sviluppo del Paese.
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