I dati forniti dalle indagini di Eurostat danno un chiaro quadro della situazione degli under 35 in Italia (e nei Paesi dell’Unione Europea). Nel 2017, in Italia, il 66,4% del totale dei ragazzi tra i 18 e i 34 anni viveva con i propri genitori: sono i cosiddetti “mammoni”.
In aumento rispetto al 2016, la situazione sembra essere arrivata allo stesso livello del 2009. La maggioranza dei “mammoni” è prettamente di sesso maschile, ovvero il 72,7% del totale, mentre la percentuale del sesso femminile si ferma al 59,8% (sempre considerando la fascia di età tra i 18 e i 34 anni). Inoltre, sembra che l’Italia sia uno dei Paesi UE con i dati più alti: la precedono solo Croazia, Malta e Grecia.
La crescita esponenziale degli under 35 che vivevano, nel 2017, con i genitori, è avvenuta nella fascia d’età tra i 25 e i 34 anni. Anche qui differenze di sesso: gli uomini con un incremento dello 0,7% rispetto al 2016 (toccando il 57,9%), mentre le donne con un aumento dello 0,3% rispetto al 2016 (arrivando a 40,6%). Nel resto d’Europa, invece, si registrano percentuali meno preoccupanti: mentre, nel Regno Unito, in Francia e in Germania non si arriva nemmeno al 20%, nei Paesi del Nord viene sfiorato di poco il 10% (come l’Olanda che arriva all’11,4%).
Dati che, probabilmente, sono scaturiti dalla grave situazione economica e del mercato del lavoro dell’Italia. Se da una parte vi è l’importante fenomeno della fuga di cervelli, dall’altra c’è chi deve invece continuare a vivere sotto lo stesso tetto dei genitori, rinunciando ad andare a vivere da solo.