Il ministro dei Beni e delle Attività Culturali Alberto Bonisoli prende posizione riguardo lo scontro tra distributori cinematografici e piattaforme streaming come Netflix: “I film dovranno essere prima distribuiti nelle sale e dopo di questo su tutte le piattaforme che si vuole”. Sottolinea inoltre l’importanza di “assicurare che chi gestisce una sala sia tranquillo nel poter programmare film senza che questi siano disponibili in contemporanea su altre piattaforme”.
Il decreto legge sul cinema riguarda solo i film italiani e certifica una regola, che finora era stata solo una prassi e non una norma: 105 giorni è il lasso di tempo riservato alla distribuzione in sala di un film, a partire dalla prima proiezione. Questo termine temporale può anche essere ridotto a 10 giorni nel caso in cui il film sia programmato per rimanere in sala 3 giorni feriali.
Si tratta quindi, secondo il ministro, di “un impegno, da parte del Governo e da parte del mio Ministero in particolare, per aiutare le sale cinematografiche e gli spettacoli teatrali organizzati in tutte le città italiane a crescere e a diventare sempre più forti e capaci di realizzare la loro missione.”