Si prospetta un novembre caldo nel mondo dell'istruzione: ancora uno sciopero nazionale per protestare sui tagli e sul pendolarismo e altri appuntamenti fino a fine mese.
Il 12 novembre è stato proclamato lo sciopero nazionale degli insegnanti di scuole medie e superiori per protestare contro il pendolarismo, condizione cui molti docenti sono sottoposti e per i trasferimenti. Sembrerebbe che diversi comitati abbiano aderito e lo sciopero è già stato annunciato dal Ministero dell’Istruzione. I problemi citati riguardano in particolar modo i docenti del Sud Italia, i quali sono spesso costretti a trasferirsi dalla regione d’origine per poter insegnare.
Nella stessa settimana, il 16 novembre toccherà agli studenti scioperare. Questa volta le motivazioni riguardano principalmente la totale assenza o i tagli ai fondi per l’istruzione che con la nuova manovra economica ammonterebbero a 29 milioni di euro. Gli studenti chiederebbero più fatti e meno promesse al Governo, soprattutto in merito ai fondi ma anche riguardo alla penosa condizione strutturale delle scuole italiane, sempre più a rischio con eventi meteorologici quali quelli dei giorni scorsi.
Ma a quanto pare novembre si prospetta un mese di agitazione per il mondo dell’istruzione. Infatti il 17 novembre, in occasione della Giornata internazionale degli studenti, molti ragazzi scenderanno in piazza per far valere e dimostrare il necessario impegno per il diritto allo studio e alla libera espressione degli studenti.
Un’altra manifestazione è prevista per fine mese: il 30 novembre toccherà di nuovo ai professori incrociare le braccia per dimostrare il loro dissenso verso il processo di aziendalizzazione nelle scuole, soprattutto riguardo le prove Invalsi e la tanto discussa alternanza scuola-lavoro.
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