In Italia, a 30 anni, 4 laureati su 10 sono disoccupati o sottoccupati. Sono sconcertanti i dati che provengono dall’Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro, che ha tracciato un quadro della situazione occupazionale dei giovani.
Nel 2017, su piรน di 1,7 milioni di trentenni laureati, il 19,5 % non ha un lavoro e un ulteriore 19% รจ impiegato in settori nei quali non รจ necessaria la laurea. Nonostante tutto, l’universitร sembrerebbe ancora una scelta vantaggiosa, se si considera che il tasso di occupazione dei trentenni laureati supera di otto punti percentuali quello dei giovani diplomati (con la stessa etร ) e di 24 punti quello dei trentenni con la sola licenza media.
La situazione รจ perรฒ estremamente variabile a seconda della classe di laurea: Medicina (+55mila), Scienze Economiche (+21 mila), Scienze Sociali (+19 mila) e Psicologia (+15 mila) sono quelle che registrano un incremento maggiore del numero di laureati.
Ma se guardiamo i livelli di occupabilitร , quasi la totalitร dei trentenni laureati in Scienze Statistiche รจ occupato (96,3%); dei laureati in Lingue, solo tre su quattro lavorano (73,2%) e, di questi, il 44% svolge una mansione per la quale non serve il titolo; mentre la facoltร di Giurisprudenza fa registrare una diminuzione sia in termini occupazionali sia nel numero di giovani laureati.