È Catania, dopo Milano, la seconda città in cui un intervento risolutivo viene portato a termine grazie al taser. La nuova pistola elettrica in dotazione alle forze dell’ordine, a soli due giorni dall’inizio della sua sperimentazione, ha già iniziato a dare i suoi frutti.
Il fatto: nel pomeriggio di ieri, sei settembre, un extracomunitario irregolare e senza fissa dimora, che assieme a un’altra persona stava molestando i passanti mettendo anche le mani addosso ad alcune donne, è finito in manette dopo un rocambolesco inseguimento quando, dopo averlo fermato, gli agenti lo hanno invitato a desistere dalla sua violenta resistenza estraendo e mostrandogli la pistola a impulsi elettrici. Lo rende noto, ricostruendo l’episodio, la Federazione sindacale di polizia di Stato.
Il decreto, firmato appena due mesi fa dal Ministro degli Interni Matteo Salvini, inizia dunque a fare i suoi effetti. Catania è una delle dodici città, assieme a Palermo, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Genova, Padova, Caserta, Reggio Emilia e Brindisi, in cui è attiva dallo scorso 5 settembre la sperimentazione trimestrale della pistola a impulsi elettrici.