Si è svolto ieri mattina, in tutta Italia, il test per accedere al corso di laurea in Medicina e sono già moltissime le polemiche in merito. Pubblicate le soluzioni della prova, tra la maggior parte degli aspiranti medici si sono subito diffuse ansie e malumori. Il motivo principale risiederebbe nel fatto che i 60 quesiti di cui si componeva la prova – comprendenti cultura generale, logica, biologia, chimica, fisica e matematica – fossero troppo difficili.
Cominciano adesso quindi i pronostici su quale potrebbe essere il punteggio minimo per superare il test, punteggio che – stando ai molti commenti dei candidati che in tutto sono stati 67005 – dovrebbe abbassarsi rispetto allo scorso anno. Nessuna certezza naturalmente fino al 18 settembre, quando saranno pubblicate le graduatorie e tutti coloro che hanno svolto la prova potranno visionare i loro punteggi sul portale Universitaly. Tuttavia fare qualche ipotesi è d’obbligo.
Da un’indagine condotta sugli studenti dopo la prova e le annesse soluzioni, pare che quest’anno il punteggio minimo potrebbe aggirarsi tra 45 e 50. Se l’anno scorso la media di tutti gli atenei si aggirava intorno al 65, adesso questa potrebbe abbassarsi significativamente. Nel 2017, i punteggi più alti si erano registrati all’Università Bicocca di Milano con un punteggio minimo di 72,3 e a Pavia con un punteggio di 70,7. Il più basso, invece, si era registrato a Catanzaro con 59,7. A Catania il punteggio minimo è stato 62,4.
Se confermati i pronostici, quest’anno si registrerebbero dunque numeri piuttosto bassi rispetto all’anno scorso, ma molto simili a quelli del 2015. Tre anni fa, infatti, il punteggio minimo medio si era attestato intorno al 35. In testa l’Università Bicocca di Milano con un punteggio di 42,8 e la Statale di Milano con 41,7. Il punteggio più basso sempre a Catanzaro con 30,9. A Catania il punteggio minimo si era fermato al 33,3.
Non è un caso che quello del 2015 sia ricordato infatti dagli studenti come uno dei test d’ingresso in Medicina più difficili degli ultimi anni. Non sono pochi, gli aspiranti medici che, in queste ore, sui social stanno ricordando quella prova paragonandola, per livello difficoltà, a quella di quest’anno. Tra le lamentele più frequenti, come allora, la presenza di domande non presenti sui libri di preparazione e un livello di difficoltà eccessivamente alto e non in linea con gli anni precedenti.
Nel frattempo, si avvertono già nell’aria possibili ricorsi. Molte le irregolarità che si sarebbero verificate nel corso dei test e denunciate dagli studenti. Sono molte le testimonianze dei candidati che, non appena conclusa la prova di giorno 4 in diverse parti d’Italia, hanno riferito di comportamenti non perfettamente conformi alle regole. In particolare, segnalazioni riguarderebbero i dati anagrafici con buste non sigillate. Si prevedono pertanto possibili reclami da parte di studenti che, il 18 settembre, resteranno tagliati fuori.