Che la città di Catania sia in continua rinascita è ormai risaputo. Che sia anche una delle mete turistiche più gettonate degli ultimi anni è una certezza ormai inconfutabile. Basta fare un giro per strada, a qualsiasi ora del giorno, e guardarsi intorno per dissipare ogni dubbio: sono tantissimi i turisti, italiani e stranieri che, quotidianamente e soprattutto nei mesi estivi, pullulano tra le vie del centro storico, per scoprirne le bellezze e visitarne i monumenti.
Nonostante i visitatori italiani continuino a essere moltissimi, sono soprattutto inglesi, francesi, americani, spagnoli e tedeschi ad affollare le vie e ad apprezzare la miriade di sorprese che la città dell’elefante nasconde a ogni angolo: dai monumenti più conosciuti, come il Duomo o il Teatro Bellini, ai numerosi scavi archeologici, dalla maestosità dell’Etna al mare e alle spiagge. Ne consegue pertanto che, non di rado, la bellezza di Catania superi i confini nazionali e che diversi giornali stranieri di fama internazionale diffondano articoli e approfondimenti di ogni genere.
Proprio a qualche giorno fa risale, infatti, un articolo del noto quotidiano britannico “The Guardian”. Kevin Rushby e Rachel Dixon consigliano ai propri lettori dieci città europee da visitare per un ultimo “break” prima dell’inizio della stagione invernale e, tra queste figura anche Catania. Ma c’è di più. Tra tutte le proposte, la città etnea fa da capolista e monopolizza completamente la copertina del pezzo con un particolare e pittoresco scorcio di piazza Stesicoro.
Paragonata alla vicinissima Etna per il suo carattere cupo ma esplosivo, in poche righe si traccia un ritratto molto fedele alla realtà. La città è subito descritta come “intense, chaotic and beautiful” e una breve descrizione permette al lettore di immergersi subito nell’atmosfera della città: “Al centro – si scrive – si trova un vecchio quartiere, patrimonio dell’Unesco, pieno di torri e piazze, reliquia di una competitiva follia costruttiva nel XVIII secolo, quando Catania stava cercando di superare la sua rivale, Palermo”.
Segue un breve riferimento a Piazza Duomo e al Teatro Massimo Bellini, “una sfarzosa produzione come qualsiasi opera di Bellini”. Tuttavia non sono solamente i siti storici e archeologici a suscitare l’interesse dei due giornalisti, ma anche il cibo e i suoi luoghi più caratteristici. “Il vero must-see non è affatto storico, ma è il rumoroso mercato del pesce, che si tiene ogni mattina nei giorni feriali. Prendi inoltre posto in uno dei ristoranti attorno e gusta uno dei piatti tipici della città come la pasta alla norma, il cui nome è ispirato a un’opera Bellini”, consigliano.
Ultima menzione nell’articolo è quella che riguarda, infine, un’altra delle principali mete turistiche della città: il mare che, a differenza di moltissimi altri posti, rimane un’opzione valida anche dopo l’estate. Il consiglio è quello di visitare la “sabbiosa spiaggia a sud della città – costeggiata da lidi e discoteche – che si quieta dopo agosto, ma dove l’acqua del mare resta calda per tutto l’autunno”. Si conclude così la breve fotografia della nostra città che, in poche righe, riesce tuttavia a essere esaustiva. Tra le altre mete consigliate: Belgrado, Grenoble, Preveza, Bari, Pula, Ohrid, Podgorica, Kosice e Kaunas.
Recentemente, anche un altro quotidiano straniero aveva parlato di Catania. A maggio del 2018, lo statunitense “New York Times” aveva dedicato la propria copertina alla città etnea con un articolo firmato da Lucas Peterson. Con una foto della vista dalla Badia di Sant’Agata e ritratto di Catania genuina, veritiera ed estremamente originale, l’articolo del giornalista aveva passato in rassegna alcuni dei luoghi più caratteristici del centro storico. La città era stata descritta come “accogliente e festosa”.
Per una città culturalmente e turisticamente in ascesa come Catania, una vetrina pubblicitaria del genere è sicuramente preziosa. Per una città che, negli ultimi anni, sta cercando in tutti i modi di mettersi al passo con le grandi metropoli italiane e europee, conquistare le copertine di alcuni dei più importanti giornali stranieri è un motivo di orgoglio che non tutti possono vantare. Il momento storico sembra propizio e i turisti dalla nostra parte: adesso sta a noi cogliere la palla al balzo.