Da qualche giorno, si sono conclusi i festeggiamenti estivi dedicati a S. Agata, patrona della città. Noto in tutto il mondo l’attaccamento dei catanesi alla propria martire, sono molti gli altarini e le edicole votive sparse per la città che lo testimoniano, alcuni sempre colmi di fiori e candele.
Nel cuore del centro storico però – in via Raddusa, stretta traversa con sbocco su Via Vittorio Emanuele – da qualche giorno non si vede più un altarino dedicato alla patrona e adiacente alla chiesa della Badia. Quest’ultima, negli scorsi mesi, è stata oggetto di un lungo lavoro di restauro, iniziato con la facciata e portato avanti anche negli ambienti laterali, che hanno restituito al sacro tempio antico splendore.
Su segnalazione inviata da alcuni cittadini al quotidiano La Sicilia, a conclusione dei lavori l’edicola votiva non si trova più; non si hanno ancora pareri ufficiali ma alcuni che sono soliti rendervi omaggio, come i residenti della zona, ipotizzano che lo stesso sia stato rimosso o coperto proprio durante i lavori all’edificio.
Sugli altarini di Sant’Agata, ancora una volta, aleggia il mistero, in attesa di chiarimenti.